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giovedì 11 febbraio 2016

Auguri ad Annalena Matricardi che porta idee nuove a Stella Maris



In un momento che reputo forse il più basso della scuola montegranarese, dilaniata tra interessi politici e scelte azzardate, vedere la nostra ex dirigente imbarcarsi per una nuova avventura scolastica, da un lato fa piacere e da un altro un po’ rattrista. Ma non è per polemizzare sulle beghe del paesello che scrivo: lo faccio, invece, per formulare, sapendo che talvolta mi legge, alla dottoressa Annalena Matricardi i miei migliori auguri per questo nuovo viaggio pedagogico all’interno della storica struttura di Stella Maris a Civitanova. Un progetto innovativo ma radicato alle tradizioni, così come dovrebbe essere la scuola e che troppo spesso non è. La Matricardi è donna caparbia e di indubbie capacità didattiche e organizzatrive, per cui c’è da scommettere sul risultato positivo di questa nuova scommessa. A lei va il mio in bocca al lupo più sincero.

Luca Craia

sabato 26 dicembre 2015

Il Cinese può. Il centro commerciale aperto anche a Natale.



Superati i limiti della decenza in maniera abbondante a Civitanova Marche, e per farlo ci volevano i Cinesi. Il nuovo centro commerciale tutto made in China, nato sui ruderi del Civita Center abbandonato per il nuovo commercial-monster del Cuore Adriatico, è stato aperto per tutte le feste di Natale, compreso il 25. Tutto legale, certamente, e tutto regolare anche per i sindacati per i quali i diritti dei dipendenti dei Cinesi valgono molto meno di un incontro per far finta di fare incontrare culture diverse o di fare valere i diritti di qualche nullafacente tesserato.
È sconcertante soprattutto leggere i commenti della gente, scorrendo sui social network, alla notizia. La considerazione più comune è più o meno questa: almeno loro hanno lavoro. Ecco, questo è il punto. Oggi, pur di lavorare, siamo disposti anche a renderci schiavi e a giustificare che sfrutta queste nuove forme di schiavitù, benedette dallo Stato e dai sindacati di cui sopra. E così se ne vadano le nostre tradizioni, se ne vada la dignità dei lavoratori. Ma se ne vada anche il centro di Civitanova sempre più desertificato, se ne vadano in malora i piccoli commercianti che non potranno mai competere tenendo aperte tutti i giorni le loro attività. È tutto legale, signori, fatevene una ragione.

Luca Craia


giovedì 25 giugno 2015

Balneazione vietata a Civitanova. E la bandiera blu?



Uno la domanda se la fa per forza: con che criterio le assegnano, queste bandiere blu? Non, perché proprio non si capisce come sia possibile che un litorale che si è guadagnato questo riconoscimento che viene assegnato anche e soprattutto in funzione della qualità delle acque debba vedere vietata la balneazione appena iniziata la stagione, come è successo a Civitanova Marche. Quando li fanno i prelievi? A dicembre?
L’anno scorso fu incredibile il caso di Porto Potenza Picena e Porto Recanati. La prima aveva la bandiera blu, la seconda il divieto di balneazione. Le località sono confinanti, per cui uno si chiede come sia possibile che un metro più in qua sguazzo nell’acqua pura e un metro più in là muoio se faccio il bagno. C’è qualcosa di poco chiaro e, forse, di non troppo pulito. E non parlo dell’acqua. E noi, di chi dobbiamo fidarci?

Luca Craia