Comunicato integrale
È capziosa e fuorviante la ricostruzione operata da certa
stampa riguardo all’assemblea dell’AATO 3 svoltasi stamani a Macerata. Non è
passata alcuna linea Parcaroli, come sostenuto invece da tale Luca Patrassi,
bensì si è addivenuti a una proposta condivisa in cui fondamentale è stato il
ruolo mediatore del presidente dell’AATO 3, Alessandro Gentilucci, e dei
tecnici chiamati a indicare una soluzione possibile. “Il cosiddetto modello
Parcaroli” sottolinea Gentilucci “era partito con l’ipotesi delle sole società
di gestione del servizio idrico nella costituenda compagine societaria, tra
l’altro non tutte, così come solo di alcuni comuni. Oggi abbiamo sancito che
della nuova società consortile chiamata a gestire il servizio idrico, faranno
parte tutti i comuni oltre che le società operative, con l’unico impegno di
valutare la presenza, nella suddetta società, del socio privato di ASTEA, con
un parere richiesto all’AGCOM. Quello che ritengo fondamentale, e che è stato
la stella polare del mio operato e di tanti sindaci, è la convinzione di aver
voluto salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua. Trovo riprovevole che chi
dovrebbe raccontare in modo neutro i fatti, si presti a strumentalizzazioni che
del giornalismo hanno solo la facciata. È un giornalismo, questo, di cui non
abbiamo bisogno e, credo, non abbiano bisogno testate qualificate come Cronache
Maceratesi. La mia” conclude Gentilucci, “non è una critica solitaria, bensì
condivisa da quasi tutti i sindaci, compreso Parcaroli, perché l’argomento in
discussione è troppo importante per ridurlo a una baruffa in cui sia necessario
addossare a qualcuno la patente di vincitore”.
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