mercoledì 21 settembre 2022

Restauri importanti in vista, con la collaborazione di cittadini e Associazioni.

C’è un bel progetto di Arkeo che sto portando avanti da qualche anno e che comincia ad avere qualche speranza di riuscita. È un progetto piuttosto ambizioso e costoso ma, anche grazie alla collaborazione con associazioni e Montegranaresi innamorati del nostro paese, proveremo a realizzare in tempi relativamente brevi. L’idea è mi è venuta durante la ristrutturazione della Prioria dei SS.Filippo e Giacomo, quando don Umberto mi informò del fatto che, coi fondi disponibili, non si sarebbe riusciti a fare il restauro estetico delle pareti, nemmeno della parte absidale. Mi chiesi allora (ma me lo chiedo ancora) come sia possibile che un paese come Montegranaro, i cui imprenditori hanno generosamente finanziato per anni gesta sportive di ogni tipo e con ogni somma, possa lasciare un pezzo della sua storia in quelle condizioni.

Così mi sono attivato, ovviamente col permesso della Parrocchia e della Curia, e ho fatto fare un progetto per il restauro delle tempere murarie e della splendida pala dell’Altare Maggiore, l’Immacolata di Nicola Monti. Ho fatto realizzare tre progetti separati, in modo di poter gestire i fondi per stralci. Un progetto, il più corposo, riguarda le pitture parietali e i decori del Presbiterio, mentre per la tela del Monti il progetto è diviso in due: la parte conservativa e quella estetica.

Il primo progetto è stato presentato alla Fondazione Carifermo che ultimamente ha approvato un finanziamento parziale. Per quanto riguarda la somma residua è stata richiesto l’intervento della Regione Marche dopo che l’assessore Latini, nel corso della sua visita a Montegranaro accompagnata dall’Onorevole Mauro Lucentini, ha visionato la chiesa e ha appreso del progetto. Stiamo attendendo la risposta della Regione che dovrebbe essere favorevole.

Per quanto riguarda invece l’Immacolata  del Monti, ne parlai qualche anno fa con l’amica Carla Zengarini, all’epoca Presidente dell’Inner Wheel di Fermo. La professoressa Zengarini, montegranarese d.o.c., si è subito innamorata dell’idea e l’ha sottoposta al suo direttivo che sta deliberando una serie di iniziative per raccogliere i fondi necessari. Ci vorrà un po’ di tempo ma anche qui dovremmo riuscire a reperire quanto serve per recuperare e ridare splendore a uno dei dipinti più belli e preziosi che la comunità di Montegranaro possiede.

Ce ne sono molti altri di interventi di restauro che dovremmo mettere in cantiere: ci sono tutte le tele di San Serafino (eccetto quella di Fontana), opere di Filippo e Alessandro Ricci, tutte in condizioni preoccupanti; c’è la Madonna del Carmine di Filippo Ricci, c’è l’intera chiesa di San Pietro, incluse le tele, c’è l’organo Paci, c’è quello della Prioria, il Crocifisso di Santa Maria in Montaspice, questo solo per citarne alcune. Intanto cerchiamo di portare a termine questo progetto, dopo aver già restaurato il Crocifisso di Sant’Ugo, quello della Cappella delle Anime Sante, il Sacello Lauretano e la Vesperbild di SS.Filippo e Giacomo. La mia speranza è che siano i Montegranaresi, come nel caso della professoressa Zengarini o dell’imprenditore Giuseppe Raparo, a sostenere questi progetti per ridare lustro e splendore alla storia millenaria di Montegranaro.

 

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento