Ho l’impressione che il PD si sia arreso prima di combattere, nelle Marche. L’impressione deriva dal fatto che, mentre la destra schiera i suoi pezzi migliori addirittura andando in qualche modo a depotenziare la compagine di governo della Regione, il centro sinistra schiera personaggi da retrovia portando addirittura il Senatore Verducci al sicuro a Torino, rendendogli quasi scontata la vittoria, evitandogli il rischio di una sconfitta sonora nel collegio uninominale di Ascoli-Fermo, sua terra e territorio.
Del resto, l’uscita pubblica di Giorgia Meloni ad Ancona ha fatto davvero paura: un sacco di gente e un’accoglienza vista raramente in campagna elettorale, segnali che, se non danno la certezza della vittoria al centro-destra, indicano una forza non indifferente. C’è anche un notevole nervosismo sui social, ormai termometro e campo di battaglia più delle piazze. L’elettorato di sinistra è in grande fermento ma appare privo di argomenti, con le armi spuntate, e piuttosto conscio di questa menomazione tanto da risultare, se ciò è possibile, più violento e aggressivo del solito.
È tutto da vedere, per carità: ma vista la scarsità di progetti o, quantomeno, l’incapacità di comunicarli, viste le forze messe in campo, vista la bava alla bocca degli attivisti, direi che si profila una potenziale batosta epocale.
Luca Craia
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