lunedì 4 ottobre 2021

La Sutor sconfitta nella prima di campionato contro Jesi. Le considerazioni affidate al coach Massimiliano Baldiraghi.


 

MONTEGRANARO – Una battuta d’arresto all’esordio per una squadra che sbagliando l’approccio alla contesa, man mano, si è complicata la vita. La Sutor Montegranaro ha perso in casa (a P.S.Giorgio) contro Jesi in una sfida che è stata sempre un rincorrere l’avversario. A sprazzi i gialloblù hanno mostrato anche una buona pallacanestro però, quando scivoli sotto nel punteggio in maniera netta poi rientrare non è mai facile.

Coach Massimiliano Baldiraghi, che gara è stata quella contro l’Aurara Jesi, secondo lei? 

“La squadra è questa e con queste caratteristiche unite alla gioventù puoi fare fatica. Poi, quando parti 0-13 contro una buona squadra come Jesi, esperta e brava che ha trovato canestri importanti la gara diventa sempre più difficile. Noi in avvio abbiamo sbagliato appoggi facili e tiri aperti. Dobbiamo lavorare tanto e darci dentro cercando di essere più esperti, attenti e determinati. La squadra ha buttato via tante occasioni tirando 2/23 da tre punti e questa è una statistica che non ci appartiene perché abbiamo giocatori che possono fare canestro. Ci siamo approcciati male però, abbiamo capito, credo, com’è questo campionato nel senso che ci sarà da soffrire come dei pazzi e lavorare ogni giorno per migliorarci. Se noi andremo in campo con l’idea di sacrificarci ogni centesimo di secondo, in ogni partita, noi salveremo la pelle. Ne sono certo. Se scenderemo in campo, come abbiamo fatto oggi con Jesi pensando di poter giocare alla pari con l’Aurora che ha Magrini che ha vinto due volte la classifica marcatori del campionato, Gloria che è uno dei migliori lunghi del torneo, Ferraro che è un giocatore di Legadue che in questo campionato non c’entra niente, in questo modo non salveremo la pelle. Con molta umiltà, dobbiamo capire cosa dobbiamo fare che è quello di sacrificarsi e giocare con gli attributi”.

Ha sperato nel secondo periodo quando la Sutor ha recuperato di poter tornare in partita?

“Sì, ogni allenatore crede, quando la partita sta scivolando via di potersi rimettere in corsa. Nel secondo periodo la squadra ha dimostrato una bella durezza mentale, un ottimo spirito e una bella cattiveria mentale. Purtroppo, al ritorno in campo dopo il risposo lungo, come ci era successo in avvio di match, abbiamo sbagliato due o tre cose in attacco e non siamo riusciti a tradurre in difesa la rabbia per le cose che avevamo sbagliato in attacco. Questo è un aspetto di cui sono molto arrabbiato perché invece di tradurre in energia positiva gli errori in attacco, ci siamo demoralizzati. In difesa dobbiamo essere duri, aggressivi e intensi e facendo tutto questo possiamo giocarcela alla pari con tutti”.

Cosa salvare dopo una prestazione del genere?

“Credo che non sia il momento questo di fare tragedie considerando che questa è la prima partita di campionato e ne mancano 29 alla fine. Non dimentichiamoci che la Sutor ha iniziato a costruire la squadra il 12 agosto quando tutti gli altri si stavano per radunare. Adesso è arrivato il momento di lavorare a testa bassa, questo d’ora in avanti deve essere il nostro compito, il campionato è ancora molto lungo e può ancora succedere di tutto. Quella con Jesi è una partita che non è andata bene, e dopo il nostro precampionato era difficile approcciarsi con una squadra molto forte”.

 


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro

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