giovedì 6 maggio 2021

Non si può morire perché l’Ispettorato è sotto organico.

 

Qualche anno fa un panettiere napoletano si ammazzò perché gli avevano fatto la multa in quanto la moglie gli dava una mano in negozio senza essere regolarmente assunta. Sono moltissimi i casi di piccole aziende in cui qualche familiare dà una mano come occorre e che vengono per questo pizzicate e sanzionate.

A farlo sono gli uomini dell’Ispettorato del Lavoro, lo stesso Ispettorato che oggi spiega il mancato controllo sul macchinario che ha ucciso una giovane mamma a Montemurlo, al quale mancava la saracinesca di sicurezza, col fatto che sono sotto di organico e non possono controllare tutto. I vari panettieri, però, li controllano eccome, come controllano i piccoli artigiani che magari hanno una presa rotta e ci vanno quasi in galera.

Non controllano i Cinesi, che nei loro laboratori vanno indietro nel tempo fino agli albori della rivoluzione industriale, quando l’operaio era poco più di uno schiavo. E non controllano laddove i rischi sono davvero seri, dove la gente muore se qualcosa non è a posto. Lì è complicato controllare, serve anche capirci qualcosa, non basta compilare un modulo e staccare una contravvenzione da 2000 Euro a un panettiere che poi, magari, si ammazza.

Ecco, io la storia del sotto organico non la vorrei più sentire. Primo perché settori vitali come le Forze dell’Ordine o chi controlla che la gente non muoia lavorando non possono e non devono stare mai sotto organico. Secondo perché, se sei sotto organico, il tuo organico lo devi sfruttare al meglio. E il meglio non è vessare un panettiere, il meglio è evitare che la gente muoia. E in Italia muoiono in troppi.

E mi dispiace che queste cose le dica io e non la gente del PD, attualmente impegnata in altre cose più importanti, o i Sindacati, che devono pensare a fare politica contro le destre e a come far passare il traffico di schiavi del Mediterraneo come una cosa umanitaria.

 

Luca Craia

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