Una sconfitta arrivata in volata figlia degli episodi che si sono succeduti
nel finale. La Sutor Basket Montegranaro ha giocato una buona partita al
cospetto della Liofilchem Roseto, nel finale però, gli abruzzesi hanno
dimostrato di essere una compagine più esperta e questo ha fatto la differenza.
I calzaturieri, in una sfida punto a punto, hanno dimostrato di potersela
giocare con tutti, peccato che nel finale, la tripla realizzata da Di Emidio,
ha fatto tutta la differenza del mondo. Oltretutto, giocare senza Tibs, non è
stato facile considerando che sotto i tabelloni, i gialloblù hanno sofferto più
del dovuto le iniziative di Amoroso e Nikolic.
Con il
coach Marco Ciarpella, abbiamo provato a riesaminare la gara andando a vedere
anche le tante sfaccettature che sono emerse.
Ciarpella, che partita è stata
secondo lei?
“Credo che
le statistiche più di altre volte, in questa sfida, parlino abbastanza chiaro.
Roseto ha messo a segno 46 punti con i suoi lunghi, catturando 15 rimbalzi in
attacco. Hanno dimostrato una solidità dal punto di vista di post basso
importante, noi per vincere queste partite dobbiamo giocare 40’ di grande
energia, spirito ed entusiasmo. Ci siamo riusciti solamente a tratti perché
penso che l’approccio alla partita non è stato ottimo visto siamo andati subito
sotto 6-15. Avevamo preparato la gara sui cambi difensivi, loro sono stati
bravi ad attaccare questo adeguamento, ci hanno messo in grande difficoltà, non
tanto nell’uno contro uno per finire l’azione, ma hanno punito con continuità
le nostre rotazioni difensive. Nel secondo tempo ci siamo un po' aggiustati
però, abbiamo commesso degli errori banali che Roseto ha puntualmente punito.
Probabilmente siano arrivati anche in ritardo sulle rotazioni e alla fine
l’esperienza di Amoroso si è fatta sentire”.
Se lei potesse rigiocare un’azione
di questa sfida, quale le viene in mente che può essere stata determinante?
“Forse in
avvio di quarto periodo, quando eravamo sul più quattro, quella palla persa ha
pesato tantissimo sull’economia della contesa considerando che in quel momento
avevamo l’inerzia e giocavamo anche a buon ritmo. Se invece di perdere palla
avessimo realizzato un canestro per allungare il punteggio, magari per Roseto
sarebbe stato più difficile. Però, adesso dobbiamo andare avanti e continuare a
lavorare bene come stiamo facendo”.
Si sente di rimproverare qualcosa
ai suoi ragazzi?
“Se oggi
noi siamo in questa situazione di classifica e perché ce lo siamo guadagnato
con il lavoro in palestra. Chiaramente, come tutte le squadre ci possono essere
dei momenti di flessione da un punto di vista fisico e tecnico durante una
stagione. Abbiamo spinto tantissimo sia nel mese di gennaio che nella prima
parte di febbraio ed è normale che in questo momento ci sia un attimo di calo e
avendo un po' meno energie da un punto di vista fisico e mentale, riusciamo
meno a sopperire la differenza di talento che abbiamo nei confronti delle altre
squadre. Non farei drammi, quella con Roseto era una partita importante per noi
perché in vista dello scontro diretto con Jesi potevamo avere due punti in più.
Credo che bisogna essere onesti perché le cinque vittorie che abbiamo ottenuto
non devono cambiare il nostro obiettivo adesso è il momento di ricompattarci e
capire di tornare a giocare partite importanti come siamo stati in grado di
fare a Roseto e Fabriano”.
Cosa cambia questa battuta
d’arresto anche in vista della fase ad orologio?
“Credo che questo sia un campionato che con due punti in più o in meno ti puoi ritrovare o ai playoff o ai playout. Sicuramente abbiamo lasciato per strada due punti importanti che potevano valere anche doppio in considerazione dell’avversario che abbiamo affrontato. Vincere, da qui in avanti, tutte le partite in casa, sarebbe importante per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati”.
L’Ufficio
Stampa
Sutor
Basket Montegranaro
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