Nonostante
una partita gagliarda giocata anche bene a tratti, la Sutor Montegranaro è
tornata da Padova senza punti. I gialloblù, contro l’Antenore Energia in campo
hanno dato tutto giocando un terzo periodo sontuoso che però non è stato
sufficiente per arrivare alla vittoria. Senza tre giocatori importanti come
Tibs, Gallizzi e Stanzani (che ha rescisso in maniera consensuale), i vergrensi
hanno tenuto botta con il quotato avversario per 38’ per poi cedere nel finale.
Se c’erano risposte positive da dare, la squadra di coach Marco Ciarpella è
stata in grado di darle e nonostante la battuta d’arresto, la gara di Padova
può essere considerata come un altro passo in avanti alla ricerca della
salvezza.
Coach Marco Ciarpella, secondo le
che gara è stata quella contro Padova?
“Faccio i
complimenti a Padova perché ha dimostrato di essere una squadra solida dal
punto di vista mentale pronta a reggere l’urto degli avversari, di essere brava
ad appoggiare la palla sotto canestro e di saper vincere la partita. Sono però
altresì orgoglioso dei miei ragazzi perché in campo hanno disputato una partita
importante, di grande agonismo provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo,
questi sono elementi fondamentali per raggiungere la salvezza. Ho ricevuto
segnali ottimi che ci servivano dopo la brutta sconfitta con Jesi. Siamo stati
bravi, al limite della perfezione nella parte centrale della sfida poi, le
limitate rotazioni si sono fatte sentire subendo il loro gioco a rimbalzo, nel
pitturato e in altre situazioni. Padova ha giocatori molto importanti che
temevamo e che hanno disputato una grande partita”.
Nonostante le assenze è arrivata
una buona prestazione, non trova?
“Credo che
la squadra si sia espressa in maniera importante e che il divario finale nel
punteggio, non è stato lo specchio di quella che è stata poi la partita perché,
per larghi tratti abbiamo comandato il ritmo e da un punto di vista tattico.
Poi, sono venute fuori le differenze fisiche, tattiche e di esperienza e
nell’ultimo quarto sono emersi quei giocatori come Ferrari e Morgillo che hanno
creato dei vantaggi a Padova”.
Da questa partita e affrontando per
la prima volta una squadra dell’altro mini girone, che idea si è fatto del
valore delle venete e friuliane?
“Credo che
ci siano pochi calcoli da fare, ci sono ancora sette partite da giocare e in
tutte bisogna scendere in campo al massimo. Ci sono però delle differenze
tecniche e tattiche importante tra le squadre marchigiane/abruzzesi e le
venete/friuliane, soprattutto dal punto di vista del gioco. Contro Padova,
quando siamo stati in grado di comandare il ritmo, la Sutor ha dimostrato, in
questo girone che può dire la sua, come
ha fatto nell’altro. Ora non ci resta che ritrovare la nostra pallacanestro che
ci ha dato tante soddisfazioni nel mese di gennaio e credo che possiamo
giocarci fino alla fine la salvezza”.
Contro Padova la Sutor ha avuto
tanto anche da chi il campo non lo vede sempre con continuità. Potrà essere
questo un valore aggiunto da qui in avanti?
“Sono molto contento di questo aspetto soprattutto per Giuseppe Angellotti che è stato molto seduto in panchina quest’anno e che contro Padova si è fatto trovare pronto. Però, tutti i ragazzi, da Torresi ad Edraoui, in ogni allenamento danno grande disponibilità. Penso anche ai più giovani, Mandozzi, Rossi e Andrenacci che ogni giorno ci mettono, anima e cuore nel lavoro che svolgiamo in palestra. Ripeto, sono molto contento per loro, contro Padova è toccato ad Angellotti prendersi qualche soddisfazione e penso che il mattoncino quotidiano che loro mettono nell’allenamento con i compagni, sia una piccola soddisfazione anche per loro”.
L’Ufficio
Stampa
Sutor
Basket Montegranaro
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