mercoledì 21 ottobre 2020

Due giovani denunciati per spaccio a Montegranaro: sono nuovi del crimine e sono italiani.

 


Conoscere la nazionalità di chi commette reati è utile anche per capire come si sta evolvendo la scena del crimine sul territorio. Ad esempio è utile sapere che i due giovani fermati e poi rilasciati con denuncia a piede libero (e già, in Italia funziona così, avoglia a darsi da fare, le Forze dell’Ordine) dai Carabinieri di Montegranaro sono italiani. È utile e preoccupante.

I due, a bordo di uno scooter, vedendo una pattuglia dei Carabinieri che effettuava controlli in strada, hanno tentato di disfarsi di diversi involucri che, poi recuperati, si sono rivelati contenere dell’hashish per un totale di circa 25 grammi, confezionato per la vendita in 30 dosi. I Carabinieri hanno poi controllato le abitazioni dei due trovando anche un bilancino di precisione, segno che i due spacciano sul serio, e una bustina di cocaina. E, come dicevo, i due sono stati rilasciati con una denuncia.

In fatto che siano italiani è preoccupante perché, fino a oggi, si poteva tranquillamente affermare che lo spaccio, nella zona, è gestito da stranieri, prevalentemente magrebini. Trovare degli spacciatori italiani è un segnale da interpretare, sia che questi lavorino in proprio sia che dipendano da spacciatori più importanti e già piazzati. E comunque segnala un degrado crescente della società che va a coinvolgere ora anche i giovani italiani.

Bisognerebbe interrogarsi sul motivo per cui dei ragazzi arrivino a scavalcare la soglia della criminalità, motivi che, visti i tempi, potrebbero risiedere anche nell’impoverimento generale a cui la nostra società sta andando incontro progressivamente e inarrestabilmente. È un fenomeno molto preoccupante che andrebbe analizzato non solo dagli inquirenti ma anche da chi amministra e governa le dinamiche della nostra società e comunità. Occorre stare attenti, perché qui si rischia di veder degradare le nuove generazioni.

 

Luca Craia

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