giovedì 17 settembre 2020

Franceschetti e le strategie per il centro storico di Montegranaro

Dopo quasi un anno e mezzo da quando ha ricevuto la delega per il centro storico, il Capogruppo Consigliare di maggioranza a Montegranaro, Andrea Franceschetti, comincia a prendere qualche iniziativa. Ci ha dovuto ragionare bene, si vede. È strano, intendo che ci abbia dovuto ragionare per un anno e mezzo, perché Franceschetti è stato per anni presidente di Città Vecchia, associazione che, almeno sulla carta, dovrebbe occuparsi dei problemi del centro storico, appunto, e quindi li dovrebbe conoscere bene. Facemmo anche un comitato congiunto, io, Franceschetti e Perticarini, e proponemmo alcune soluzioni all’Amministrazione Comunale, soluzioni, ovviamente, tutte bocciate.

Mi sarei aspettato che ora Franceschetti quelle soluzioni le riproponesse, avendo modo anche di applicarle, perché quelle soluzioni erano condivise, le aveva partorite anche lui. Invece no, piuttosto che promuovere e organizzare il controllo di vicinato, come avevamo pensato all’epoca, Franceschetti organizza i pattugliamenti pomeridiani della Polizia Municipale, praticamente su appuntamento, in modo che, chi spaccia o delinque, di pomeriggio non si fa trovare. Nessun accenno alla ZTL, che pure aiuterebbe a tenere sotto controllo chi entra e chi esce dal quartiere.  

L’unica cosa buona, ma sta ancora solo nelle intenzioni, è l’idea di potenziare la rete di videosorveglianza che, nel centro storico, è praticamente inesistente. Ma anche qui c’è da capire il concetto di centro storico che si ha: per Perugini, per esempio, quando si parla di centro storico si parla di viale Gramsci, evidentemente perché Perugini, nel centro storico vero e proprio, deve non esserci entrato mai. Franceschetti però sì, ed è per questo che mi aspettavo molto ma molto di più. Se la montagna avesse partorito un topolino, mi sarei accontentato. Qui ha partorito lo squittio di un topolino.

 

Luca Craia

 

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