sabato 5 settembre 2020

A Loreto va in scena la solita scenetta: la destra si spacca e fa vincere la sinistra.


Facendomi due risate coi manifesti del Comune di Loreto coi quali si annuncia l’arrivo di Orban… pardon… Mattarella ma con la bandiera ungherese, mi viene voglia di parlare dell’ennesima situazione paradossale che lì si sta vivendo all’interno della competizione per diventare sindaco.
C’è Moreno Pieroni a voler fare il sindaco a Loreto con l’appoggio del centro-sinistra, quel Pieroni assessore al turismo uscente, quello delle piste ciclabili, per capirsi. A contendergli lo scranno più alto, dovrebbe esserci un candidato di centro-destra, e invece, incredibile ma vero, ce ne sono due. Perché è così che va di solito, e quando il centro-destra ce la fa a restare unito, pare quasi l’eccezione più che la regola.
Poi c’è Gianluca Castagnani, che sarebbe il candidato logico sia per preparazione sia per l’impegno con cui ha lottato come un leone in Consiglio Comunale dall’opposizione fino a ieri, anzi, fino a domani, finchè non si vota. Una figura molto amata a Loreto, quella di Castagnani, che avrebbe avuto ottime chance di vittoria. Ma ai partiti non è piaciuta, vai a capire perché, e hanno presentato un altro candidato, Paolo Albanesi, dopo aver defenestrato il coordinatore di FdI per sostituirlo a ridosso delle elezioni.
Così la possibilità di vincere si affievolisce, e non di poco, benché Castagnani rimanga candidato forte e credibile. Chissà che non ce la faccia lo stesso, riuscendo a schivare il fuoco nemico e quello “amico” che poi tanto amico non è. Io faccio il tifo per lui ma, nel contempo, mi rammarico nel vedere ancora una rappresentazione già vista e rivista. È come se la destra non volesse vincere, come se si sacrificasse per qualcosa di più alto. Ma qui fantastichiamo, divaghiamo. La fantapolitica non ci interessa. In bocca al lupo, Gianluca.

Luca Craia