sabato 15 agosto 2020

Visitatori e collaborazioni: Arkeo prova a far ripartire il turismo sul territorio collaborando con le strutture della costa.


Non sono i fasti di quattro anni fa, quando avevamo addirittura difficoltà a gestire il grande flusso di visitatori che eravamo riusciti a convogliare a Montegranaro, ma il turismo verso il nostro territorio sta ripartendo, passo passo, cercando di uscire dal pantano prima causato dal terremoto del 2016 e poi dal covid. Anche ieri abbiamo ospitato visitatori importanti, a Montegranaro e a Monte San Giusto, tra cui l’ex Console italiano a Bogotà, grazie alla collaborazione stretta con una struttura di accoglienza della costa. Era con noi anche la titolare, Giada Illuminati, proprietaria del "Residence Marche" di Casabianca di Fermo e direttore del villaggio turistico "Il Girasole" di Marina Palmense.
“Accogliamo i nostri ospiti facendoli sentire a casa propria” dice  Giada Illuminati. “Al tempo stesso ci occupiamo di promozione turistica grazie ad itinerari storico-artistici ed enogastronomici alla scoperta del territorio marchigiano, accompagnati dalla nostra guida turistica abilitata Sabina Salusti. Disponiamo inoltre della collaborazione di associazioni come Arkeo che appoggiano con estrema disponibilità i nostri programmi”.
È proprio grazie a queste collaborazioni che Arkeo ha portato, negli ultimi dieci anni, migliaia di persone a Montegranaro, gestendo le aperture dei siti e proponendo sempre nuove iniziative accattivanti. L’obiettivo è di innescare un’economia legata al turismo che possa da una parte portare ricchezza al territorio e dall’altra sostenere il mantenimento e il recupero del patrimonio culturale. E per territorio non si intende soltanto Montegranaro ma una concezione molto più ampia, che parte dalla costa e arriva ai monti, ragionando su una visione più ampia che, giocoforza, deve prevedere collaborazioni tra operatori, gestori e istituzioni. Non è un obiettivo facile, specie con tutte le contingenze negative che abbiamo registrato negli ultimi anni, ma vale la pena perseguirlo, anche in considerazione della profonda crisi che sta affliggendo l’economia tradizionale del territorio che ci costringe a pensare a nuove vie di sviluppo per imprenditoria e occupazione. Arkeo, comunque, c’è.

Luca Craia