martedì 23 giugno 2020

Taglio dell’IVA? Serve riforma. Governo e Bankitalia tergiversano mentre il Paese va verso il precipizio.


Immaginate di procurarvi un taglio profondo e che questo sanguini copiosamente. Andate al pronto soccorso e il medico, anziché cercare di bloccare l’emorragia, vi dice che dovete mettervi a dieta. Ecco, questo è quello che stanno facendo Governo e Bankitalia. Il Paese sta andando verso un precipizio, con migliaia di attività che non ce la fanno a riprendere, l’economia disastrata e gli Italiani che non spendono, vuoi per paura vuoi perché proprio non hanno soldi, facendo stagnare consumi e PIL. Servirebbe un intervento drastico e radicale, come la riduzione dell’IVA, soluzione adottata con successo da altri Paese che, di solito, guardiamo con emulazione. Da noi invece dicono che no, il taglio dell’IVA non serve, perché dobbiamo fare una riforma del fisco complessiva.
Effettivamente dovremmo metterci a dieta e perdere qualche chilo, ma ora ci serve suturare la ferita, fermare il sangue. E invece il medico non lo fa, perché dovremmo metterci a dieta. Così all’Italia serve un’iniezione di soldi, soldi veri, nelle mani della gente che spende; serve aumentare la capacità di spesa delle famiglie e rimettere in circolazione il denaro, altrimenti rischiamo di entrare in un vortice che ci porterà a conseguenze catastrofiche. E loro parlano di riforme.
Ovviamente Conte si allinea, dice che la riduzione dell’IVA è troppo costosa, non ce la possiamo permettere. Cosa voglia fare, però, al posto di ridurre l’IVA, non ce lo dice. Evidentemente Casalino deve rifletterci su, oppure deve attendere istruzioni. Intanto la gente ancora aspetta la cassa integrazione, con buona pace del INPS e del suo Presidente che ci racconta di pochissima gente che ancora deve ricevere i soldi, tutta gente che, guarda caso, frequentiamo noi.

Luca Craia