mercoledì 27 maggio 2020

Le Sardine in secca: Santori stacca la spina, la corrente non scorre più.


È finita la benzina e la macchina si ferma. Un sacco di parole per dire quello che in molti sospettavamo: le Sardine erano un movimento di pancia, come ce ne sono tanti, e hanno funzionato finchè si trattava di riempire le piazze per insultare Salvini o Meloni. Smorzata la rabbia ma, soprattutto, impedito l’uso delle piazze, le Sardine non hanno più nient’altro da dire. Così il leader dal sorriso perenne, Mattia Santori, scrive una lettera tra lo stizzito e il deluso, indirizzata agli attivisti, in cui accusa personaggi fantomatici e non nominati di voler trasformare il movimento in qualcosa di utile solo ad alcuni, si schernisce dicendo che si è persa la dimensione morale per inseguire quella politica, si scusa dicendo che siamo tutti un po’ stanchi ma, in sostanza, prende atto del fatto che i contenuti non ci sono, e non ci sono mai stati.
Qualcosa resterà senz’altro di questa bislacca esperienza, di questo sfogo collettivo alle frustrazioni di una sinistra che ha perso ideali ed idee e si fa rappresentare da gente che, ai tempi di Berlinguer, non sarebbe stata a sinistra nemmeno dentro la Democrazia Cristiana. Resterà la lezione, che ogni tanto va rinfrescata, che la gente va portata in piazza, magari con qualche slogan accattivante, magari inventandosi un nemico da abbattere, da appendere a testa in giù; e, una volta portata in piazza, qualcosa ne nasce di sicuro: un po’ di voti, qualche nuovo candidato, una goccia di linfa vitale per una parte politica sempre più grigia, sempre più arrotolata su se stessa, sempre più distante dalla realtà e dalla gente.
Fine, Sardine pescate da un pescatore che nuotava insieme a loro. Può anche darsi che si riaffacceranno, anzi, quasi certo che le vedremo in qualche lista elettorale, a cercare di sfruttare quel consenso effimero conquistato gridando il nulla nei megafoni. Ma il fenomeno si è ammosciato, il pesce è fuori dall’acqua e, come si sa, a puzzare non ci mette niente.

Luca Craia