sabato 9 maggio 2020

La storia delle mascherine cinesi di Zingaretti, pagate 4,80 Euro e mai arrivate.


La raccontano diversi giornali, ma ve la voglio raccontare anche io, la storia delle mascherine fantasma della Regione Lazio, pagate in anticipo e mai arrivate, costate un prezzo esorbitante e garantite da una polizza fidejussoria farlocca.
La faccio corta, perché poi i dettagli li potete trovare agevolmente sul web: la Regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti, quello dell’apericena con campari e covid, quello che pontifica sul MES e sui suoi benefici, ha acquistato da una piccola ditta di Frascati e non da una qualche ditta nota, conosciuta e affidabile, la bellezza di 7,5 milioni di mascherine ffp2 e ffp3 da importare dalla Cina, pagandole quello che le paghiamo noi in farmacia, ossia 4.8 Euro l’una. E già qui c’è qualcosa che non quadra, perché se io vado da un grossista e gli compro, non 7,5 milioni di mascherine, ma uno scatolone, ottengo un certo sconto e sicuramente le pago molto meno. Ma tant’è.
La trattativa, comunque, è a licitazione privata, non c’è gara, non c’è appalto, si compra direttamente. Sono 35,8 milioni di Euro, non bruscolini, dei quali 14.680.000 anticipati dalla Protezione Civile. Si fanno giustamente fornire una fidejussione, e questa arriva da una compagnia assicuratrice che non risulta iscritta all’ANIA e che è intestata a un tale che è sotto processo per reati connessi alla camorra. Le mascherine non sono mai arrivate, la commessa è stata annullata, ora ci sarà da escutere la polizza ma è facile immaginare cosa ci troveranno dentro.
Nel frattempo, le mascherine non ci sono, i soldi sono spariti e la magistratura indaga. Voi direte: Zingaretti ha fatto harakiri? Si è almeno dimesso? No, in questo momento ci sta raccontando che grande opportunità è per noi il MES.


Luca Craia