La raccontano
diversi giornali, ma ve la voglio raccontare anche io, la storia delle
mascherine fantasma della Regione Lazio, pagate in anticipo e mai arrivate,
costate un prezzo esorbitante e garantite da una polizza fidejussoria farlocca.
La faccio corta, perché
poi i dettagli li potete trovare agevolmente sul web: la Regione Lazio, guidata
da Nicola Zingaretti, quello dell’apericena con campari e covid, quello che
pontifica sul MES e sui suoi benefici, ha acquistato da una piccola ditta di
Frascati e non da una qualche ditta nota, conosciuta e affidabile, la bellezza
di 7,5 milioni di mascherine ffp2 e ffp3 da importare dalla Cina, pagandole quello che le paghiamo noi
in farmacia, ossia 4.8 Euro l’una. E già qui c’è qualcosa che non quadra, perché
se io vado da un grossista e gli compro, non 7,5 milioni di mascherine, ma uno
scatolone, ottengo un certo sconto e sicuramente le pago molto meno. Ma tant’è.
La trattativa,
comunque, è a licitazione privata, non c’è gara, non c’è appalto, si compra
direttamente. Sono 35,8 milioni di Euro, non bruscolini, dei quali 14.680.000
anticipati dalla Protezione Civile. Si fanno giustamente fornire una
fidejussione, e questa arriva da una compagnia assicuratrice che non risulta
iscritta all’ANIA e che è intestata a un tale che è sotto processo per reati
connessi alla camorra. Le mascherine non sono mai arrivate, la commessa è stata
annullata, ora ci sarà da escutere la polizza ma è facile immaginare cosa ci
troveranno dentro.
Nel frattempo, le
mascherine non ci sono, i soldi sono spariti e la magistratura indaga. Voi
direte: Zingaretti ha fatto harakiri? Si è almeno dimesso? No, in questo
momento ci sta raccontando che grande opportunità è per noi il MES.
Luca
Craia