martedì 5 maggio 2020

Franceschetti guarda il dito e non vede la luna. E non spiega perché sul campanone ci sono le antenne.


Risposta piccata e piuttosto infantile, quella del Capogruppo di Maggioranza in Consiglio Comunale, a Montegranaro, Andrea Franceschetti, tirato in ballo da quello di minoranza, Mauro Lucentini, sulla questione delle antenne installate sulla torre dell’Annunziata. Franceschetti, oltre a essere capogruppo di maggioranza, è anche in possesso delle deleghe per il centro storico ed è l’ex presidente dell’associazione Città Vecchia, che aveva restaurato insieme al Comune la torre stessa. Lucentini si chiedeva come mai il Consigliere con delega per il centro storico, che dovrebbe già per questo essere molto attendo alle sorti del castello montegranarese, ma che, oltretutto, si era impegnato per valorizzare la torre, avesse accettato di buon grado un tale scempio.
Franceschetti non si è scomposto e ha risposto, stamattina, sulle colonne del Corriere Adriatico, che non si tratta affatto di uno scempio, almeno secondo lui, e che, se si fosse fatto come dice Lucentini, ossia di mettere le antenne sul tetto di Palazzo Francescani, lo scempio sarebbe stato maggiore. Scempio per scempio, è facile rispondere che, sul tetto di Palazzo Francescani almeno non si vedrebbe.
Il punto, però, è che Franceschetti, in realtà, non spiega perché si è scelto lo scempio piuttosto che altre soluzioni, e perché non ci si è fatti scrupolo di massacrare, almeno esteticamente, un manufatto così importante per la città di Montegranaro. E non spiega nemmeno, cosa che ci domandiamo tutti, chi ha preso quella decisione e con quale atto, visto che non è stato pubblicato, come previsto dalla legge, alcun documento che attesti la decisione. È come se le antenne siano spuntate da sole. Intanto si litiga come i bambini.

Luca Craia