Risposta piccata e piuttosto infantile, quella del
Capogruppo di Maggioranza in Consiglio Comunale, a Montegranaro, Andrea Franceschetti,
tirato in ballo da quello di minoranza, Mauro Lucentini, sulla questione delle
antenne installate sulla torre dell’Annunziata. Franceschetti, oltre a essere
capogruppo di maggioranza, è anche in possesso delle deleghe per il centro
storico ed è l’ex presidente dell’associazione Città Vecchia, che aveva
restaurato insieme al Comune la torre stessa. Lucentini si chiedeva come mai il
Consigliere con delega per il centro storico, che dovrebbe già per questo
essere molto attendo alle sorti del castello montegranarese, ma che,
oltretutto, si era impegnato per valorizzare la torre, avesse accettato di buon
grado un tale scempio.
Franceschetti non si è scomposto e ha risposto,
stamattina, sulle colonne del Corriere Adriatico, che non si tratta affatto di
uno scempio, almeno secondo lui, e che, se si fosse fatto come dice Lucentini,
ossia di mettere le antenne sul tetto di Palazzo Francescani, lo scempio
sarebbe stato maggiore. Scempio per scempio, è facile rispondere che, sul tetto
di Palazzo Francescani almeno non si vedrebbe.
Il punto, però, è che Franceschetti, in realtà, non
spiega perché si è scelto lo scempio piuttosto che altre soluzioni, e perché non
ci si è fatti scrupolo di massacrare, almeno esteticamente, un manufatto così
importante per la città di Montegranaro. E non spiega nemmeno, cosa che ci
domandiamo tutti, chi ha preso quella decisione e con quale atto, visto che non
è stato pubblicato, come previsto dalla legge, alcun documento che attesti la
decisione. È come se le antenne siano spuntate da sole. Intanto si litiga come
i bambini.
Luca Craia