Torno sull’argomento
informazione perché pare che siano in molti a pensarla come me, ossia che sia
necessario informare la popolazione sul numero dei contagi comune per comune.
Questo non per qualche tipo di morbosa curiosità quanto perché credo che sapere
e conoscere la situazione che ci sta toccando da vicino sia un diritto
sacrosanto. La cittadinanza non è un gregge a cui vanno date le istruzioni
minime per condurlo dove vogliamo ma è costituita da individui che pensano,
almeno si spera, e che hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo.
Questo, molti
comuni, lo stanno facendo, utilizzando i social per informare giornalmente i
propri cittadini sull’evoluzione della diffusione de Covid19 nel proprio territorio.
Altri non lo fanno, e non si capisce perché. Ad esempio, il mio Comune, quello
di Montegranaro, pur effettuando una meritoria opera di informazione e
intrattenimento tramite la propria pagina Facebook, non dice una parola sulla
situazione in paese. Ovviamente nessuno chiede i nomi dei contagiati, ma di
sapere quanti concittadini sono stati contagiati, quanti sono in quarantena è
utile per avere una percezione precisa di quanto sta accadendo, anche in
funzione di regolare il proprio comportamento e responsabilizzarsi
maggiormente. Il silenzio serve solo ad allontanare le istituzioni dalla
popolazione.
Luca
Craia