sabato 15 febbraio 2020

I vitalizi dei parlamentari non c’entrano niente col referendum. Ci stanno fregando ancora una volta.


Cosa c’entrano i vitalizi dei parlamentari con la riforma costituzionale che ne riduce il numero? Niente, assolutamente niente. Quando, il 29 marzo prossimo, andremo a votare per la legge costituzionale inventata dai 5 Stelle e appoggiata praticamente da tutti, non ridurremo i vitalizi, non faremo in modo che i parlamentari in pensione prendano meno soldi, non ridurremo quella che è decisamente una cosa vergognosa che offende la dignità dei cittadini che devono campare con stipendi da fame quando ancora ce l’hanno, lo stipendio. Voteremo per mantenere la rappresentanza democratica così com’è oppure per limitarla, riducendo il numero dei nostri rappresentanti e la nostra stessa possibilità di andare a rappresentare gli altri, a fare gli interessi del Paese.
Stanno mondando una campagna mediatica per confondere le idee al cittadino che è, come si sa, mediamente disinformato, che si informa tramite siti creati apposta per fare disinformazione e per far passare il messaggio sbagliato, costruito appositamente per sostenere la volontà di chi governa realmente. Proprio alla vigilia del voto per il referendum costituzionale, non si fa altro che parlare di vitalizi, confondendo le idee già confuse della gente.  In questo modo si genera l’idea sbagliata che i vitalizi e la loro riduzione siano legati al voto referendario. Ebbene, non c’entrano niente, ma ci vogliono far credere il contrario.
È evidente che ci sia una volontà precisa di ridurre la democrazia e i poteri di rappresentanza, cominciando proprio dal numero dei rappresentanti. Stiamo attenti, perché se avremo meno rappresentanti, saremo meno rappresentati e il nostro potere democratico sarà drasticamente ridotto. Questa cosa sembra incontrare il sostanziale placet di tutte le forze politiche, nessuna delle quali, se notate bene, tocca l’argomento. Ridurre il numero dei nostri rappresentanti non riduce i costi della politica se non di cifre irrisorie, ma taglia drasticamente il potere del popolo sovrano di farsi rappresentare, riduce la sovranità popolare.
Non fatevi confondere le idee: informatevi bene e andate a votare. E votate no.

Luca Craia