La notizia è di
quelle che ti fanno bollire il sangue: una ragazza di 19 anni è stata aggredita
e ha subito un tentativo di stupro mentre tornava a casa. Non è successo nel
Bronx né a Gotham City, bensì a Macerata. Macerata, che era una cittadina
tranquilla dove il problema più grosso era il fatto che non succedesse mai
niente, è costantemente protagonista di episodi di cronaca gravissimi, e tutti
per mano di stranieri che delinquono abitualmente. Voi mi direte che anche gli
Italiani, purtroppo, violentano le donne, ma io vi rispondo che a Macerata non
era mai successo, come non è mai successo che uno spacciatore maceratese uccidesse
e facesse a pezzi una ragazzina, lo abbiamo dovuto importare dalla Nigeria, lo
spacciatore.
In questo caso, a
cercare di violentare la ragazza mentre se ne tornava tranquillamente a casa è
stato un Marocchino, pluripregiudicato per reati legati alla droga, appena
scarcerato e in giro per l’Italia senza fissa dimora. Ora qualcuno mi deve
spiegare cosa ci fa uno straniero pluripregiudicato in giro per l’Italia senza
fissa dimora. Lo straniero pregiudicato che non ha dimora, o sta in galera o se
ne torna al suo Paese. Non è concepibile che un individuo socialmente
pericoloso giri indisturbato. Abbiamo già i nostri, di individui socialmente
pericolosi, e non possiamo disfarcene. Gli altri devono tornare nei loro Paesi.
Il Governo
giallorosso sembra molto determinato a smontare i decreti sicurezza varati dal
precedente governo, decreti che, magari, sono insufficienti per arginare i
fenomeni criminali, ma che almeno hanno messo sul tavolo il problema. Non vedo
alcun impegno, invece, per rendere più sicura la vita dei cittadini. A Macerata
queste cose non devono accadere, come non devono accadere in nessuna parte d’Italia.
Lo straniero che delinque non può e non deve restare sul suolo italiano.
Luca
Craia