martedì 5 novembre 2019

Sono i cretini il vero allarme in Italia


Che in Italia ci sia un problema di razzismo è evidente, anche se non credo esista un Paese al mondo, purtroppo, che ne sia esente. Che a Verona, tra migliaia di tifosi educati, ce n’era qualche decina che ha urlato insulti razzisti a Balotelli infangando tutta la città. Oggi la notizia è dell’assessore di un comune bresciano che definisce le persone di colore come animali. E di episodi di questo tipo ce ne sono tanti, anche se questo non giustifica questo clima da caccia alle streghe che si sta instaurando in Italia, visto che gli Italiani possono essere definiti un popolo molto tollerante e accogliente. Ma, si sa, le mele marce ci sono sempre, basta non far passare per marce pure quelle che non lo sono.
Stessa cosa vale per l’allarme fascisti: ci sono sicuramente dei nostalgici del ventennio, va a capire per quale motivo. Gente probabilmente con problemi culturali, nel senso che non hanno sufficiente cultura per sapere di cosa sono esattamente nostalgici, o intellettivi, nel senso che non capiscono di cosa sono esattamente nostalgici. Anche in questo caso c’è poco da allarmarsi: sono comunque poche persone, per lo più isolate, che alla fine lasciano il tempo che trovano e sono sicuramente meno pericolose di quelli che fascisti lo sono sul serio, pur non essendo nostalgici del ventennio. Di quelli ho più paura.
Ma dalle due suddette categorie scaturisce forse quello che è il vero problema. Il problema dei cretini. Se sommiamo i soggetti di cui sopra ma, anche in questo caso, non sarebbe da allarmarsi più di tanto perché sono comunque un numero molto basso nel numero generale della popolazione. La preoccupazione sale quando questi cretini, sommati a quelli che sono cretini conclamati per altri motivi, assurgono a ruoli istituzionali anche di alto livello. A questo punto sì che c’è da preoccuparsi. E guardate che di cretini d’alto rango, che decidono anche per noi, cominciano a essercene davvero tanti. Un cretino che decide anche per me mi preoccupa molto più di un cretino che urla in uno stadio o che fa battute, appunto, cretine.

Luca Craia