sabato 16 novembre 2019

Perugini d’imperio sull’ubicazione delle medie: o come dico io o niente.

Come al solito. Che la maggioranza che governa Montegranaro sia poco incline all’ascolto delle istanze che vengono dalla popolazione è cosa nota. Ce ne siamo accorti da tempo, per esempio quando si trattava di ragionare con i cittadini sul progetto di viale Gramsci ma si è andati avanti a colpi di imperio, o ultimamente, quando il Comitato Paese Mio ha chiesto ripetutamente un incontro senza mai nemmeno ricevere un’educata risposta. Anche la proposta sull’ubicazione delle scuole medie, venuta dalla minoranza consiliare, arriva dalla popolazione: conosco tantissime persone che vorrebbero la creazione di un polo scolastico moderno e funzionale fuori dalle anguste vie del centro. Ma la Giunta e, in particolare, l’assessore Aronne Perugini, sono più sordi che mai e, forti dell’ancora fresca riconferma elettorale, scrivono a caratteri cubitali che le cose, o si fanno come dicono loro, o non si fanno. E, siccome comandano loro, nella fattispecie Perugini, si fa come dice Perugini. Sarebbe interessante verificare le motivazioni addotte a giustificazione di questo ennesimo atto di autorità, visto che Perugini parla di bando vincolato all’ubicazione esistente, mentre Ubaldi, il vicesindaco, a me disse che la scelta derivava da un ragionamento sul pericolo di degrado legato allo spostamento del plesso. Magari si parlano poco fra loro, i nostri amministratori, ma mi augurerei che l’opposizione vada a verificare la veridicità di queste affermazioni. Fatto sta che, con oltre 3 milioni di spendere, si potrebbe davvero creare un polo moderno, funzionale, pratico e antisismico, tipo quello realizzato a Rapagnano. Nel contempo si potrebbero abbattere le vecchie palazzine di via Martiri d’Ungheria e installare al loro posto un bel parco urbano che darebbe valore e vivibilità a tutto il centro di Montegranaro. Ma, a quanto pare, l’uomo del Monte(Granaro) ha detto no. E non si discute. 

Luca Craia