mercoledì 13 novembre 2019

INCHIESTA “GHOST JOBS”. ZAFFIRI (LEGA): “DIMISSIONI COME ATTO DI RISPETTO E BUON SENSO”


Comunicato integrale

La “testuggine” rappresenta il miglior esempio di tecnica di difesa organizzata dalle truppe romane in occasione degli attacchi nemici. Quando, però, anche soltanto un tassello di quella formidabile cupola saltava, allora, inevitabilmente, a rimetterci era l’intero raggruppamento.
Questo sostanzialmente per dire come il tentativo della sindaca Mancinelli di voler fare “squadra” a tutti i costi, certa della integrità dei suoi assessori, può essere encomiabile da un certo punto di vista, ma rischia di far crollare il Palazzo.
Certo, sarebbe stato meglio che gli assessori raggiunti dagli avvisi di garanzia avessero subito fatto un passo indietro, ma visto che questo scenario non si è configurato, ci attendiamo una iniziativa di buon senso della prima cittadina e un atto di rispetto nei confronti della Magistratura e degli anconetani.
Ad oggi, per la verità, assistiamo, a fronte delle solite dichiarazioni di “completa fiducia nella Magistratura”, a iniziative di dubbia opportunità quali il provvedimento punitivo nei confronti del maggiore dei Vigili, Marco Caglioti (la cui motivazione suona ancor peggio del provvedimento stesso!) e la frettolosa revisione del regolamento per la tutela dei dipendenti (ma soprattutto, degli amministratori!) che – leggasi bene – comporterà il fatto che i cittadini anconetani dovranno sobbarcarsi le spese legali per la difesa dei quattro assessori.
Iniziative che francamente paiono entrambe ben lungi dall’essere estranee dalle vicende in corso, né tantomeno di chi rispetta le opportune distanze dall’inchiesta.
L’unico modo credibile di farlo sarebbe rassegnare le dimissioni.

Sandro Zaffiri