venerdì 20 settembre 2019

Chi “frega” la tv privata è uguale a chi parcheggia male. Italiani mariuoli, anche nell’epoca del digitale.


La notizia è che è in corso una vastissima operazione della Polizia di Stato contro le IPTV, che poi non sarebbero altro che le piattaforme pirata che ritrasmettono sul web il segnale delle tv a pagamento. I numeri che stanno venendo fuori sono sconvolgenti: si parla di circa 5.000.000 di clienti in Italia per un giro d’affari mensile di circa 2 milioni di Euro al mese. Sono state sequestrate delle piattaforme e oscurati i contenuti. Quindi 5 milioni di Italiani resteranno senza partite di calcio, film e quant’altro, tutto ottenuto pagando abbonamenti molto più contenuti rispetto a quelli legali. E rischiano anche gli utenti stessi, che possono essere multati con sanzioni che potrebbero arrivare fino a 25.000 Euro. Il tutto per vedersi la partita in barba a Sky, Mediaset Premium e altre paytv legali.
La cosa secondo me sconcertante è proprio il numero di utenti. 5.000.000 di famiglie italiane che hanno deliberatamente compiuto un atto illegale. Dico deliberatamente perché è impensabile che non sapessero che, sottoscrivendo questi abbonamenti, stessero facendo qualcosa contro la legge. E questo ci fornisce un quadro degli Italiani piuttosto sconfortante, un’immagine che ripete, traslata nell’epoca del digitale e del virtuale, quella stereotipata dell’Italiano truffaldino, mariulo, sempre ben disposto verso il trucco e l’inganno. E, se ci pensiamo bene, è un’immagine che combacia con la realtà: è la stessa cosa di chi parcheggia in seconda fila, sul marciapiede, di chi non guarda i cartelli stradali, di chi salta la fila negli uffici pubblici, chi si fa raccomandare o cerca la spintarella per i figli. Possiamo fare centinaia di esempi e credo di poter dire che quasi nessuno, me compreso, è esente da colpe in questo senso. Ma vederlo scritto nero su bianco, che 5.000.000 di Italiani truffavano, perché di questo si tratta, le tv a pagamento per vedersi la partita a basso costo, fa una certa impressione. E dovrebbe farci riflettere, perché spiega molte cose, anche a livello sociale e politico.

Luca Craia