martedì 24 settembre 2019

Accordino in minore sui migranti, ma il merito non è certo di Conte 2.


È un passo avanti, il patto di solidarietà appena firmato dall’Unione Europea per spartirsi il flusso migratorio che investe i Paesi di confine come l’Italia. Un passetto, un passettino ino ino, ma è pur sempre qualcosa. È poca cosa perché riguarda solo i richiedenti asilo, che già sono solo una parte del flusso totale, non occupandosi affatto dell’immigrazione economica, enorme, che graverebbe tutta sulle spalle degli Stati in prima linea; oltretutto, l’accordo riguarda i richiedenti asilo raccolti dalle navi ufficiali, e non quelli che arrivano per conto proprio, che sono la gran parte. Quindi parliamo di numeri piccoli, tutto sommato. Parliamo anche di un accordo su base volontaria, per cui non è detto che tutti gli Stati membri aderiranno. Insomma, poca cosa ma, come si dice, piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Fa però un po’ tristezza, e anche un po’ rabbia, vedere li Presidente Conte 2 attaccarsi la medaglia, perché la medaglia appartiene, se non vogliamo citare Salvini perché è brutto e cattivo, al Presidente Conte 1, quello che chiudeva i porti, salvo poi rinnegare tutto e fare finta che l’avesse fatto qualcun altro. Insomma, se c’è stato questo accordino in minore è grazie alle politiche del governo giallo-verde, non certamente a quelle del governo giallo-rosso che ancora non ha attuato politiche concrete, limitandosi a demolire quelle precedenti. Se l’Europa ha calato un po’ le braghe o, meglio, ha allentato la cintura, è perché qualcuno, prima, ha fatto la voce grossa, ha fatto capire a tutti che è ora di muoversi, di fare qualcosa. Se non vogliamo ringraziare Salvini di questo, almeno non diamo meriti a chi non ne ha. Conte 2 si sta attaccando una medaglia non sua ma, evidentemente, sta imparando i trucchi dal nuovo alleato.

Luca Craia