domenica 11 agosto 2019

Fermo assalita dai turisti. Ma l'entroterra resta al palo.


  1. Prendo spunto da una foto pubblicata su Facebook dal Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro (che spero mi perdoni per avergliela rubata) per un piccolo ragionamento sull'andamento del turismo nel Fermano. Calcinaro ha attuato, ormai da qualche anno, una politica di incentivazione e di promozione del turismo che sta dando frutti forse addirittura superiori alle aspettative. Fermo è diventata, come è giusto che sia, metà di turismo culturale importante e viene ormai letteralmente invasa da turisti in ogni stagione, specie d'estate. Ma Fermo è la punta dell'iceberg di un territorio che possiede un immenso tesoro artistico e culturale che non riesce a sfruttare, nemmeno utilizzando il traino del capoluogo.
Ieri ho accompagnato in visita a Montegranaro una coppia di turisti provenienti dal Friuli. I due avevano programmato la visita da oltre una settimana, concordandone data e orari con noi. Dopo essere stati da noi, si sono recati a Sant'Elpidio a Mare dove, guidati da Manfredo Longi dell'associazione Santa Croce, sono rimasti fino a sera. Tutto questo è stato realizzato da privati, associazioni che si confrontano e si scambiano informazioni facendo rete. Le istituzioni locali queste cose non le fanno.
Cosa gravissima, i nostri ospiti ci hanno raccontato di aver incontrato serissime difficoltà per trovare un ristorante aperto. Insomma, a livello istituzionale, al di là di iniziative spot e di facciata, per di più onerose per le casse pubbliche, regna la più totale disorganizzazione.
Il nostro territorio può vivere di turismo. Ma deve costituirsi in rete, deve organizzarsi in modo di dare un'offerta complessiva e organica a chi viene a visitare questi luoghi. Non si può continuare ad approfittare dell'impegno delle associazioni e dei privati senza fare il minimo sforzo progettuale. Né si può attendere che sia proprio Fermo a farsi promotrice di iniziative di questo genere perché, semplicemente, Fermo non ne ha bisogno. Ma può trarne ugualmente beneficio se il territorio progetta e propone. Al momento, però, le idee non ci sono nè si intravede una volontà diversa dall'ormai consueta è disarmante voglia di apparire.

Luca Craia