lunedì 10 giugno 2019

VINCOLI IDROGEOLOGICI E RICOSTRUZIONE IMPOSSIBILE PER USSITA, VISSO E COMUNI LIMITROFI – ELENA LEONARDI (FdI): LA REGIONE INTERVENGA CON OSSERVAZIONI ALLA AUTORITA' DI BACINO


LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: INTERPELLANZA PER CHIEDERE ALL'AUTORITA' DI BACINO DELL'ITALIA CENTRALE DI SVINCOLARE LE AREE DEL DECRETO SISMA DA RICOSTRUIRE

Comunicato integrale

Il super-vincolo idrogeologico che è caduto letteralmente "sopra la testa" dei cittadini di Ussita, Visso, Csstelsantangelo, Pieve Torina, Serravalle e Montecavallo "va superato". E' perentoria la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi, tanto da presentare una interpellanza all'assessore regionale competente per conoscere innanzitutto come si spiega questa disomogeneità e disparità di trattamento tra i vincoli del Piano di Assetto Idrogeologico di tutti i comuni delle Marche ed il vincolo di altra autorità, sovraordinata alla regione, del Bacino del Tevere che ora dipende addirittura da una Autorità di Bacino ancora più vasta, quella denominata dell'Italia Centrale.
La Regione Marche sa da ben oltre un anno – esordisce Elena Leonardi – che è stata adottata la cosiddetta "Variante al Piano di Bacino del Fiume Tevere - VI stralcio funzionale per l'assetto idrogeologico", essa ricomprende anche i comuni del maceratese che ho citato ed in questi vengono rimodulate delle aree con vincoli ad elevato grado di rischio".
La conseguenza è che, seppur abbiano valori temporanei, valgono le misure di salvaguardia e così tutto è bloccato, immobile, come dopo poche ore dalle tremende scosse del 2016. La capogruppo di Fratelli d'Italia evidenzia il fatto che il processo di formalizzazione di questa variante, ora adottata, è in fase conclusiva ed occorre intervenire efficacemente per le interferenze che si avranno con le attività di ricostruzione post sisma 2016.
Inoltre – prosegue Leonardi – sono stati finanziati interventi di mitigazione dal rischio per un importo di 19 milioni di euro e altri devono essere finanziati per ulteriori 20 milioni. Come si conciliano queste due fattispecie? Nell'interpellanza regionale pertanto la consigliera Elena Leonardi chiede quali osservazioni saranno messe nero su bianco da parte della Regione Marche affinché si superi una vincolistica così cogente nei punti in cui occorre ricostruire i paesi di Ussita, Visso, Castelsantangelo ed altri. Inoltre si chiede urgentemente se si intende sollecitare il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino dell'Italia Centrale ad emettere un decreto che svincoli le aree oggetto di ricostruzione e interessate dalle Ordinanze del Commissario Straordinario del sisma 2016.
Nell'atto della Leonardi si domanda infine quali altre azioni si intendono perseguire affinché i comuni che entrano in questo "super-vincolo" come Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Serravalle di Chienti, Pieve Torina e Montecavallo, nonché ovviamente tutti gli altri colpiti dal sisma, possano vedere avviata, una volta per tutte, quella ricostruzione della quale hanno diritto e che è stata promessa ben sei anni fa.
Una vicenda ormai infinita – conclude Leonardi - che assume i connotati del grottesco e che nella conferenza del prossimo 20 giugno la Regione dovrà essere parte forte nel processo decisionale, al fine di trovare una soluzione utile alla rinascita di quelle terre, contemperando le esigenze della ricostruzione con quelle della tutela del territorio.