lunedì 24 giugno 2019

IL PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE E LA "STRANA FRETTA" DI CERISCIOLI – ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): UN ATTO EMESSO DOPO QUATTRO ANNI DI RITARDO MERITA ORA L'ASCOLTO ANCHE DEI RAPPRESENTANTI DEI TERRITORI


LA VICEPRESIDENTE COMMISSIONE SANITA': NON SI PREVARICHI L'AUTONOMIA DELLA COMPETENTE COMMISSIONE. OCCORRE DARE RISPOSTE AI TANTI SOGGETTI CHE HANNO APPORTATO SUGGERIMENTI E PROPOSTE DI MODIFICHE

Comunicato integrale

"Il Piano Socio Sanitario regionale, attualmente assegnato alla competente Commissione Sanità, merita rispetto ed adeguata valutazione delle osservazioni apportate dai tanti soggetti che abbiamo ascoltato in queste settimane". Esordisce così la Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi dopo l'uscita di Ceriscioli che ha affermato di voler chiudere l'iter di questo piano entro l'estate.
"Non si sa se prenderla a ridere o a piangere" – prosegue ironicamente la Leonardi – "perchè questo Piano è in ritardo di ben cinque anni, un tempo in cui la Giunta Regionale ha avuto le mani libere per sostituirsi ad esso con atti e provvedimenti settoriali che hanno portato la sanità marchigiana alla situazione che tutti possono vedere". "Sono stata l'unico consigliere regionale che due anni fa presentò un'interpellanza per sapere che fine aveva fatto la bozza del nuovo Piano Sanitario" – continua la rappresentante di Fratelli d'Italia - "dato che la legislatura regionale era iniziata da ben tre anni". Dopo gli impegni e le rassicurazioni esso è stato "partorito" solo nel gennaio di questo anno con tutte le criticità che ha un Piano così schematico e con tabelle relative alle aree di intervento limitate e, secondo la capogruppo regionale, deficitarie.
Per questo sono state utili e continuano ad esserlo, le audizioni degli operatori medici, degli infermieri, dei rappresentanti dei pazienti, i sindacati e i rappresentanti territoriali come i sindaci. Proprio per quest'ultimo caso, quello dei Sindaci – prosegue Elena Leonardi – ho ripetutamente e pubblicamente affermato in sede di Commissione, che tutti coloro che hanno fatto domanda per essere auditi devono essere ascoltati e ricevuti, Sindaci con ospedali o altri servizi territoriali, compresi quindi. Occorre infatti dare risposte serie e concrete a chi in queste settimane ha apportato osservazioni, critiche, suggerimenti e richieste di modifiche migliorative, perchè il tutto, prosegue la Leonardi, è inteso nell'ottica del miglioramento della qualità del servizio per il cittadino.
"Mi auguro che quello di Ceriscioli sia solo un auspicio e non la volontà di dettare i tempi di esame alla Commissione, la quale deve essere autonoma ed avere il giusto tempo per metabolizzare tutte le osservazioni pervenute e trovare un minimo comun denominatore in grado di farci elaborare le modifiche necessarie". Per questo, prosegue la Vicepresidente Leonardi, chiedo maggior rispetto per il ruolo dei componenti della Commissione che stanno lavorando affinché, ognuno per i propri ruoli e rappresentanze politiche, questo Piano migliori il più possibile soprattutto per una sanità più equa, più vicina ai marchigiani e ai territori svantaggiati delle aree interne o colpite dal sisma.