È stato un fine settimana di lavoro
intenso per i volontari di Arkeo, impegnati sabato nell’apertura straordinaria
dell’ecclesia di Sant’Ugo in occasione della Notte dei Musei, iniziativa di
carattere europeo inserita nel Gran Tour dei Musei. La proposta di Arkeo per l’occasione
non è stata la solita visita guidata a Sant’Ugo, tesoro inestimabile sia per
Montegranaro che per tutto il territorio, ma si è voluto arricchire il tutto
con la collaborazione del gruppo Fortebraccio Veregrense e dei Winileod,
costola musicale dello stesso. La serata ha visto la partecipazione di un bel
pubblico che ha potuto ascoltare le spiegazioni sulla storia e le
caratteristiche del luogo, mescolate con le ricostruzioni storiche sul popolo
longobardo curate da Diego Giulietti.
Nell’antica chiesa sono risuonate le
note di antichi canti medievali, eseguiti dai Winileod con i loro strumenti
ricostruiti in base ad accurate ricerche storiche. Canti antichissimi ritrovati
dal gruppo nelle sue ricerche e riproposti in una sonorità molto vicina a
quella che poteva essere l’originale. Ma non solo canti e musica, non solo
affreschi e storia dell’arte: Fortebraccio ha anche proposto delle simulazioni
di combattimenti all’arma bianca, sulle regole della scherma antica, spiegando
le stesse, i costumi del popolo longobardo e le caratteristiche delle armi,
anch’esse riprodotte fedelmente alle originali. Una serata divertente, in cui
si e parlato di storia, arte, cultura, cose che possono essere ritenute noiose
ma che non lo sono affatto se trattate in maniera diversa.
Intanto le visite a Sant’Ugo proseguono,
con le prenotazioni telefoniche, anche domenica pomeriggio abbiamo avuto
ospiti, segno che c’è una ripresa nel turismo culturale nel Fermano. È un
segnale che va colto, perché il turismo può essere una nuova e importante fonte
di ricchezza per il territorio.
Luca
Craia