martedì 2 aprile 2019

La Sindaca Mancini indagata a due mesi dal voto. Salta la candidatura?


Premetto che, come sempre, essere indagati non vuol dire essere colpevoli, bisogna attendere il verdetto, e il verdetto, di solito, necessita di tempi piuttosto lunghi. Però l’accusa che viene mossa al Sindaco di Montegranaro, Ediana Mancini, è un’accusa piuttosto pesante, se è vero quello che riporta stamane Il Resto del Carlino, è un’accusa che parla di negligenze e forse di omissioni, di cittadini inascoltati nonostante manifestassero problemi seri, pericolosi per la salute. È un’accusa che, al di là delle implicazioni penali, che mi auguro, alla fine dei giochi, non ci siano, è anche un’accusa politica, e questo è grave, sempre politicamente parlando. Quando un cittadino chiede all’Istituzione di intervenire, l’Istituzione non può e non deve esimersi, a prescindere di chi sia il cittadino, se sia amico o nemico, se sia comodo o scomodo andare a intervenire, o qualsiasi possa essere il motivo per cui non si dà ascolto all’istanza.
È una brutta botta per “La Strada Giusta”, questa indagine nei confronti del Sindaco e candidato Sindaco. Anche perché, se ben ricordo, e credo di ricordare bene, qualche anno fa furono proprio gli esponenti di questo schieramento, compreso il Sindaco stesso, a parlare di impresentabilità nei confronti di Gastone Gismondi, quando questi si presentò alle elezioni regionali avendo sul capo un’indagine in corso, poi risoltasi in una totale assoluzione. Si parlò di questione morale, di legalità. Ora forse si dovrebbe applicare lo stesso metro di misura. Ora forse Ediana Mancini dovrebbe dimostrare coerenza e ritirare la sua candidatura, perché se è vero che un cittadino è innocente fino a prova contraria, questo valeva anche per Gismondi all’epoca. E se all’epoca Gismondi era “impresentabile” secondo la Mancini e il suo schieramento, oggi la situazione è la medesima.

Luca Craia