mercoledì 6 marzo 2019

Zingaretti, il diploma da odontotecnico e la cattiveria che ti si ritorce contro.


Conoscendo moltissimi laureati che mi fanno sospettare la possibilità di ricevere la laurea tramite i punti del supermercato, ho sempre sostenuto che per fare politica servono non tanto i titoli di studio (che, se ci sono, sono comunque un valore aggiunto) ma le capacità. Così, per esempio, mentre ci si scagliava contro la ministra della pubblica istruzione Valeria Fedeli per i suoi titoli mancanti, io mi concentravo sull’evidente inadeguatezza politica. E, più recentemente, quando l’opposizione del PD si concentra sulla denigrazione di Di Maio in quanto non laureato, io attendo di vedere i risultati del suo operato di ministro.
E così, durante questa attesa, arriva, al vertice di coloro che ce l’avevano con il “misero” diploma di maturità classica di Luidi Di Maio, una persona che, invece, possiede un diploma da odontotecnico. Con tutto il rispetto per gli odontotecnici, tra i quali ci sono persone stupide e intelligenti più o meno nelle stesse percentuali che possiamo trovare in altri tipi di diplomati o laureati, mi pare una sorta di contrappasso. Se alla guida di un partito che si candida alla guida del Paese c’è un semplice diplomato, perché mai non può esserci un suo pari (anche se, onestamente, un diploma di liceo classico mi pare un pelino più qualificante) nel medesimo ruolo?
Per quanto mi riguarda, non conoscendolo personalmente, Nicola Zingaretti è una persona con delle capacità, altrimenti non sarebbe un leader, benché del PD. Mi diverto soltanto a vedere ora come la mettiamo: o rivalutiamo Di Maio o diamo a Zingaretti una laurea in qualsiasi cosa, ma di corsa.

Luca Craia