martedì 29 gennaio 2019

Ubaldi, le telecamere e la campagna elettorale.


Non gli ci voleva, a Endrio Ubaldi, questa ennesima figuraccia sul tanto amato tema della videosorveglianza, col mancato funzionamento delle telecamere OCR per il controllo delle targhe. Una figuraccia che arriva a ridosso delle elezioni, ultima di una mediamente lunga serie, è veramente una disdetta, una botta di sfiga pazzesca. Ci aveva puntato molto, il vicesindaco di Montegranaro, su queste telecamere per il controllo del traffico veicolare, e secondo me aveva anche ragione, perché dove funzionano sono molto utili. Però ci vuole che funzionino e le nostre, pensa tu, non hanno funzionato. Ora hai voglia a raccontare che hanno funzionato per un po’ e poi si sono messe in sciopero, col consueto stridore d’unghie sugli specchi. Sarebbe stato molto meglio dire che non hanno funzionato, punto. Ci sta, capita quando si tenta una strada nuova di sbagliare i primi tentativi. Tanto più che pare si voglia perseverare, sperando in maggior successo. E di questo bisogna dargli merito.
Il problema, più che altro, è l’enfasi. Perché qua nessuno ha mai contestato l’utilità della videosorveglianza, anzi, ce ne fosse. Qua si contesta il fatto che, alla videosorveglianza, non è mai corrisposta altra iniziativa, di controllo, di prevenzione, di progettualità, di contrasto al degrado urbano e sociale. Con le telecamere pareva avessimo risolto tutto. E invece no, primo perché le telecamere, da sole, servono a poco; secondo perché bisogna che funzionino e spesso non hanno funzionato. E anche questo è ammissibile, basta non autoproclamarsi salvatori della patria.
Ora si lavori per ripristinare i varchi e farli funzionare, e si rifletta sulla proposta di controllo dei varchi anche nel centro storico, la zona del paese con maggior evidenza di degrado, proposta che giace sul tavolo della Giunta, sempre che l’Assessore Beverati ce l’abbia portata, da un anno e mezzo. E un po’ di concreta modestia, diamine.

Luca Craia