È di oggi la notizia che, a Falconara Marittima, gli
abitanti si siano allarmati a causa dell’ennesima forte esalazione, proveniente
dalla vicina raffineria, che ha prodotto un fetore forte e persistente che si è
sentito fino a Torrette. Interessata l’Arpam, questa ha effettuato delle
analisi sull’aria tranquillizzando tutti: l’aria puzza ma non fa male. Resta da
capire perché puzzi, cosa sia che puzzi e come mai questa cosa che puzza non
faccia male, ma se lo dice l’Arpam, possiamo stare tranquilli. Forse.
Dico forse perché mi è tornato in mente il caso dell’incendio
della Orim di Piediripa, la scorsa estate, incendio in cui presumibilmente sono bruciate
diverse sostanze chimiche e altre sono state sciolte dall’acqua usata per
spegnere le fiamme. Dopo un primo allarme, che vietava addirittura di consumare
le verdure degli orti, tutto è rientrato: l’Arpam disse che non c’era stata
alcuna contaminazione.
Poi, a fine settembre, arriva la notizia che i comuni
interessati avevano emesso delle ordinanze per vietare il consumo dell’acqua
dei pozzi della zona circostante l’area dell’incendio. Passati pochi giorni,
è tornata l’Arpam a fare delle analisi, e l’acqua magicamente non era più inquinata.
Io vorrei tanto fidarmi ciecamente dell’Arpam, ma vorrei
anche capire come funzionano queste cose, ossia come mai l’acqua si inquina e
disinquina in pochi giorni e senza far nulla e come mai l’aria che puzza non fa
male. Perché a me, questa cosa, pare abbastanza misteriosa.
Luca Craia