Ascoltare i racconti di chi vive la notte montegranarese a
volte fa paura, perché fa capire lo stato di degrado della nostra civiltà e della
nostra città, degrado che si intuisce già di giorno ma che la notte assume i toni
netti e decisi di una situazione pericoloso e ormai quasi ingestibile. La notte
è fatto di balordi ubriachi che girano per il paese provocando, cercando risse,
minacciando i proprietari dei bar, andandosene via con l’ennesima bottiglia non
pagata senza che nessuno riesca a fermarli perché si rischia la bottigliata in
testa se non peggio. Sono noti alle Forze dell’Ordine e alla Giustizia, gente
con fedine penali chilometriche, per lo più stranieri che hanno commesso
talmente tanti reati da averne perso il conto.
Le Forze dell’Ordine, dicevamo, fanno fatica a intervenire.
Se sono di pattuglia i Carabinieri di Montegranaro in genere intervengono tempestivamente,
ma il giorno dopo, in genere, i balordi riprendono tranquillamente la loro
attività. Se non sono di pattuglia i nostri Carabinieri, è anche difficile
avere un intervento. Il problema, come noto, è dato da una legislazione farraginosa,
contraddittoria e decisamente troppo garantista che fornisce a questi pochi di
buono la possibilità di diventare padroni delle notti e strumenti quasi zero
per i tutori dell’ordine, con un grande rischio potenziale per chi lavora o
gira di notte per altri motivi e per gli stessi Carabinieri.
Luca Craia