Comunicato
integrale
È paradossale quanto sta accadendo nella controversa
gestione dello spostamento degli alunni della scuola elementare e materna di
Santa Maria che – sembra - dal prossimo settembre non avranno più a
disposizione il loro plesso a causa dell’effettuazione dei lavori di
adeguamento sismico.
Il condizionale è d’obbligo perché i lavori,
inizialmente sarebbero dovuti partire lo scorso anno, poi furono rinviati alla
scorsa Pasqua e, da ultimo, ulteriormente rinviati alla fine dell’anno
scolastico anche se, ad oggi, nessun cantiere si è ancora insediato.
Ancor più è incredibile è l’atteggiamento del Sindaco
che, dopo che tali lavori sono stati decisi da oltre due anni, individuando nel
plesso dell’ex ragioneria di San Liborio il posto ive trasferire gli alunni di
Santa Maria, ha rigettato sistematicamente ogni e qualsiasi soluzione proposta
pervenuta da alcuni membri del consiglio di istituto, dalla dirigente
scolastica e dai vari rappresentanti dei genitori e sta imponendo le lezioni al
sabato mattino imponendo altresì, a suo dire per evitare di congestionare con
il traffico, un orario di ingresso alla scuola differenziati di 25 minuti per i
vari alunni.
Questa soluzione, subdolamente prospettata come
l’unica percorribile, è da quasi tre anni che rimugina nella testa del Sindaco,
ossia da quando non potendo opporsi alle volontà espresse dal referendum
proposto dai genitori per contrastare l’insegnamento del sabato, votata lo
scorso 22 e 23.01.2016 da circa il 70% dei genitori, ha trovato sbocco nella
contingenza dei lavori della scuola.
A nulla sono valse le proteste di alcuni membri del
consiglio di istituto, dei genitori, dei rappresentanti di classe e di numerosi
insegnanti mai interpellati al riguardo.
Ci chiediamo a questo punto, possibile che nessuna
soluzione alternativa possa essere trovata ?
Pensiamo che, al di là della miopia politica e della
poca democraticità della gestione delle scelte, la vera giustificazione stia,
come già avvenuto quando si è eliminato il servizio mensa (perchè questo è
accaduto visto che rispetto a tre anni fa il numero dei fruitori è diminuito di
due terzi), oggi vi sia da ridurre le spese per il trasporto scolastico
tagliando anche a costo di imporre sacrifici ai genitori investendoli
dell’ulteriore onere di accompagnare e poi riprendere i figli al termine delle
lezioni.
Questo Sindaco e questa amministrazione, sorda e
miope, ci appare ogni giorno di più concentrata sulle cose futili, sulle cose
che nulla portano beneficio ai cittadini perdendo delle grandi priorità per
poter ripensare e far crescere la città.
Ai cittadini va detto che ViviAmo Montegranaro,
rispettando il volere dei genitori, si opporrà in tutte le sedi al rispristino
arrogante e temerario delle lezioni del sabato.
Gruppo Consiliare Viviamo Montegranaro