lunedì 21 maggio 2018

Provincia di Fermo: le scuole sono sicure però le chiudiamo per controlli.


Sempre più stupefacente e incomprensibile l’atteggiamento della Provincia di Fermo sulla sicurezza degli edifici scolastici dopo che il crollo del tetto di una porzione del fabbricato storico dell’Istituto Montani è crollata la scorsa settimana, fortunatamente senza fare vittime. Ora arriva la notizia che l’ente provinciale, proprietario degli edifici che ospitano le scuole superiori, ha chiesto hai “sindaci competenti” di sospendere le attività didattiche per il tempo necessario a una ditta specializzata di controllare accuratamente la staticità degli stabili. In particolare, si punta l’attenzione su quelli più antichi: il Liceo Classico “Annibal Caro”, il Conservatorio di musica “G. B Pergolesi”, il Convitto “Montani”, tutti di Fermo, e l’Istituto Alberghiero “Tarantelli” di Sant’Elpidio a Mare.  
Provvedimento più che giusto, visto che, come ricorda giustamente la Presidentessa Canigola, “la Provincia di Fermo ha da sempre a cuore la sicurezza dei ragazzi” come è giusto che sia. Solo che viene da domandarsi perché questi controlli accurati non siano stati fatti prima di rimandare a scuola i ragazzi, dopo il terremoto. Perché i controlli ci sono stati ma, evidentemente, non sono stati così accurati. E quindi l’affermazione della Presidentessa Canigola dei giorni scorsi, secondo la quale le scuole sarebbero sicure non è veritiera: se le scuole fossero sicure non ci sarebbe bisogno di sospendere le lezioni e andare a effettuare nuovi controlli. Mettiamoci d’accordo, perché mi pare che si abbiano idee piuttosto confuse.

Luca Craia