lunedì 28 maggio 2018

Montegranaro: l’assessorato al centro storico è fumo negli occhi. Dalla prossima consiliatura ci pensino i lavori pubblici.


Si è ritenuto, in tempi recenti e vista la crisi progressiva del centro storico, di affidare una delega specifica a un assessore, evidentemente per avere un monitoraggio più dettagliato della situazione e poter mirare maggiormente agli interventi da mettere in campo. Un primo approccio di questo tipo fu dato dall’Amministrazione Gismondi che individuò in Mauro Lucentini la persona deputata a questo compito. In realtà Lucentini non aveva un assessorato ma soltanto la delega per il centro storico. Con l’Amministrazione Mancini, invece, si è creato un vero e proprio assessorato, affidato a Giacomo Beverati, che avrebbe dovuto portare a soluzioni concrete. Alla prova dei fatti va detto che l’idea si è dimostrata inefficace.
Il problema consiste nell’approccio, che è sbagliato. I problemi del centro storico vanno affrontati da uffici che abbiano i mezzi per intervenire in maniera concreta, mentre all’assessorato di Beverati è sempre stato dato un portafoglio estremamente esiguo, almeno per ciò che riguarda la delega specifica per il paese antico. In questo modo le politiche messe in campo dall’assessorato sono risultate tardive e di scarso impatto, non avendo mezzi finanziari e uffici specifici che se ne potessero occupare. Diverso sarebbe stato se, a programmare interventi nel centro storico, fosse stato l’Assessorato ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, assessorato che dispone di mezzi economici ben diversi e di peso politico superiore, nonché dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Per questo ritengo superato il concetto di assessorato al centro storico e auspico che tutte le forze politiche che scenderanno in campo per le elezioni amministrative del 2019 indirizzino gli inteventi volti a risolvere l’annoso problema direttamente all’assessorato ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, coinvolgendo, ovviamente, gli altri assessorati nelle problematiche più specifiche al sociale e alla cultura. Il centro storico necessita prima di tutto di interventi strutturali e di investimenti, e l’Assessorato specifico, fino a oggi, non è stato mai messo nelle condizioni di avere mezzi adeguati in questo senso. Quindi è ovviamente necessario porre la soluzione della questione “centro storico” come prioritaria già dai programmi elettorali, per poi passare agli interventi reali realizzati con i mezzi e le forze che solo un assessorato più pesante può mettere in campo.

Luca Craia