lunedì 7 maggio 2018

Montegranaro, i nodi e il pettine. Avremo una campagna elettorale sanguinosa fondata sulla dietrologia e senza proposte.



I presupposti ci sono tutti, visto che sono quattro anni e passa che la dialettica politica, a Montegranaro, è scaduta in una barbarie mai vista, nemmeno ai tempi in cui i comunisti menavano i fascisti e viceversa, e in mezzo c’erano i centristi che le pigliavano da tutti e due. Ma erano altri tempi e poi, alla fine, si menavano allegramente. Oggi invece c’è una cattiveria manifesta e incancrenita, unita a una sostanziale vuotezza degli argomenti, che possiamo tranquillamente prevedere che la campagna elettorale che comincerà a breve, per le elezioni amministrative del 2019, potrà non essere altro che un continuo scambio di accuse e di colpi bassi.
Del resto, è quello a cui assistiamo fin dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, anzi, dalla campagna elettorale precedente, anche quella basata su accuse, molte delle quali rivelatesi infondate, e pochissime proposte concrete. Da allora la politica cittadina è stata incentrata sull’accusare la passata amministrazione di ogni problema si fosse incontrato lungo il cammino amministrativo, come se la maggioranza non avesse mai smesso di essere minoranze e avesse continuato a fare, appunto, da opposizione all’opposizione.
Una campagna elettorale basata sulla dietrologia è quanto di più nefasto possiamo aspettarci perché, se questi saranno gli argomenti, non ci sarà presumibilmente spazio per un dibattito costruttivo sulle cose da fare realmente, sulle reali necessità del paese, sulle priorità. Errori amministrativi ce ne sono stati in passato e ne ha compiuti in quantità anche questa amministrazione, con l’aggravante, spesso, della volontà di colpire l’avversario con ogni mezzo. Se il dibattito si fermerà alle accuse, ci sarà materiale perché esso non lasci margine per le proposte. E andremo a votare senza sapere cosa propongono i vari schieramenti, alla cieca.
Un amico dice che, in politica, tutti i nodi vengono al pettine e che il pettine sta arrivando. Ha ragione, e se la campagna elettorale passerà strecciandosi i capelli e urlando a ogni nodo, sarà molto doloroso per tutti, specie per i Montegranaresi.


Luca Craia