martedì 15 maggio 2018

La Flat tax, il reddito di cittadinanza e il chi me lo fa fare.




Vediamo se ho capito bene: con la flat tax mi mettono un’aliquota fissa, uguale per tutti i poveracci come me, e un’altra aliquota, anch’essa fissa ma un po’ più alta, per chi poveraccio invece non è. Con l’aliquota fissa so quanto pago di preciso, e so’ soddisfazioni, ma non posso più defiscalizzare niente. Alla fine dei giochi, se mi resta di che mangiare mi è andata di lusso. A chi poveraccio non è va leggermente meglio, ma appena appena. Diciamo che, con un’aliquota del 30% e un reddito di 1 milione, ti si portano via 300 mila Euro. Te ne restano solo 700.000 ma, con qualche sacrificio, ci campi. Con un’aliquota del 15% e un reddito lordo di 20.000 Euro, te ne prendono solo 3000 ma, non potendo più scaricare nulla, coi 17.000 che ti restano devi pagarci mutuo, bollette, spese mediche, assicurazioni varie e via discorrendo. Se te ne restano 10.000 sei stato bravo a risparmiare. Ma non mangi.
E qui subentra il reddito di cittadinanza. Pianti tutto, lavoro, attività in proprio, quello che ti dà (poco) da mangiare e ti prenditi il tuo reddito a 5 Stelle. In effetti chi te lo fa fare di litigare col commercialista, col direttore di banca, di correre a destra e a sinistra per pagare i fornitori, di alzarti presto la mattina, di faticare, perché alla fine tocca pure lavorare per vivere. Col reddito di cittadinanza non ci pensi più: ti prendi la tua miseria ma almeno non devi farti il mazzo per averla. Dice: però se non accetti più di due proposte di lavoro te lo tolgono. E chi te le fa più di due proposte di lavoro, coi tempi che corrono?
P.S.: questo è un testo semiserio. Evitate sbotti di bile e fatevi una risata, che fa bene anche a voi.

Luca Craia