venerdì 20 aprile 2018

Il Sindaco di Macerata spegne le slot di giorno. Un provvedimento da prendere a esempio.



Stavolta sto con Carancini, il Sindaco di Macerata che ha dato pessima prova di sé nella gestione del caos precipitato in città dopo il delitto di Pamela e il raid della follia di Traini. Stavolta, però, bisogna riconoscergli del coraggio e della lungimiranza. Romano Carancini ha infatti emanato un’ordinanza sindacale con la quale vieta l’utilizzo delle famigerate macchinette mangiasoldi, le slot, durante orari precisi: dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 20.  È lo stesso Sindaco a spiegare le motivazioni: “Credo che occorrano schiena dritta e determinazione per affrontare e sconfiggere la ludopatia, una delle malattie sociali più distruttive e subdole di questa epoca che minano le comunità e in particolare i nostri ragazzi”, afferma Carancini. “Con questo spirito e ritenendola una delle mie prerogative, ho voluto applicare prontamente e concretamente la legge della Regionale 3/2017 che disciplina la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza dalle nuove tecnologie e social network. Ognuno deve fare la propria parte per non lasciarsi umiliare dalle illusioni, se non addirittura distruggere i valori fondamentali del nostro stare insieme”.
La ludopatia è una malattia sociale, riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale. Ciononostante, lo stresso Stato che la cura, ne autorizza la diffusione tramite la legalizzazione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo ormai diffuse in ogni dove, diffusione che facilita il loro utilizzo e le terribili conseguenze sociali che ne derivano. Un recente studio ha stabilito che gli italiani spendono 1.500 euro a testa ogni anno per il gioco d’azzardo e che le slot machine sono 397.000, una ogni 151 abitanti, facendo sì che l’Italia si ponga tra i paesi con più vasta diffusione di apparecchiature per il gioco d’azzardo. In particolare, i giovani tra i 15 e i 19 anni rappresentano il 47.1% del totale dei giocatori, un dato davvero preoccupante.
Per questo credo che Carancini abbia fatto molto bene. Auspico che anche altri Sindaci ne seguano l’esempio perché non basta patrocinare le diverse iniziative sociali che provano a contrastare il fenomeno ma occorre prendere iniziative concrete. Questa è una di quelle.

Luca Craia