martedì 6 febbraio 2018

Regione e priorità: le segreterie dei gruppi consiliari costeranno anche 900.000 Euro in più.


Anna Casini (foto Civetta.tv)

È passato ieri, in prima commissione del Consiglio Regionale delle Marche, un emendamento che andrà a modificare i meccanismi tramite i quali i gruppi consiliari scelgono il personale che lavora per loro. Attualmente tale personale viene scelto all’interno dell’organico della Regione e, quindi, non comporta alcun costo aggiuntivo per la spesa della Regione. L’emendamento, invece, prevede che questi collaboratori possano essere individuati come “comandati” anche tra il personale dei enti esterni.
Gli autori del testo, l’Assessore Anna Casini e il Consigliere Fabio Urbinati, entrambi in quota PD, pare abbiano affermato che tutto ciò non comporti aggravi di spesa per la Regione ma questa affermazione è inesatta, in quanto lo stipendio del comandato andrebbe a carico della Regione, con aggravi anche notevoli per l’Ente. Infatti, se tutti i collaboratori, che attualmente sono 16, fossero comandati esterni, avremmo un esborso pro-capite di almeno 40.000 euro l’anno, per un totale di 800.000 Euro. Se poi tutti questi collaboratori fossero inquadrati al livello massimo contrattuale, il costo pro-capite salirebbe a 56.000 euro con un aggravio di complessivi 900.000 Euro all’anno, che potrebbe salire ulteriormente interessando le segreterie dell’Ufficio di Presidenza e dei vari assessorati.
Fabio Urbinati
Come ben sappiamo, la Regione Marche pare abbia qualche altra emergenza a cui pensare e altre destinazioni, forse più prioritarie, per i propri fondi. Non si capisce, quindi, questa smania di cambiamento per una norma che, sostanzialmente, funzionava lo stesso e non costava nulla. Quali professionalità dovranno andare a cercare all’esterno dell’Ente. E non credono, l’Assessore Casini, che tra l’altro ha dimostrato in passato una curiosa sensibilità nei confronti di problematiche serie come, per esempio, i terremotati, e il Consigliere Urbinati, che forse tanto impegno, sia politico che economico, si potrebbe destinare a qualcosa di più urgente, tipo la ricostruzione?

Luca Craia


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