giovedì 25 gennaio 2018

Tra una proroga e l’altra. Come ti rendo (quasi) definivo l’incarico provvisorio



Il 1 settembre 2015, senza alcun bando, concorso, gara di appalto, in quanto possibile se la prestazione ha un costo inferiore ai 40.000 Euro, veniva assegnato l’incarico di gestione dello sportello Informagiovani del Comune di Montegranaro, all’Associazione “Il Gufo Anacleto”. La scadenza dell’incarico sarebbe caduta il 31 agosto del 2016 senonché, in quella data, il Comune di Montegranaro si accorse di non avere ancora definito “le procedure di gara ad evidenza pubblica per un nuovo affidamento in gestione del servizio”. Si procedette quindi a prorogare l’incarico fino al 31 dicembre 2016.
Alla nuova scadenza, però, caso strano, gli adempimenti per indire una gara pubblica ancora non erano stati effettuati, sembra per colpa del terremoto (sic). Così si prorogò ancora una volta l’incarico, con scadenza 31 agosto 2017. Si badi bene, stiamo parlando di ventiquattro mesi di incarico consecutivo, tutto senza una gara pubblica.
Nel frattempo, nel 2017, la gara veniva indetta risultando però, disdetta delle disdette, deserta. Così si decise di riprorogare ancora una volta l’incarico fino al 31 dicembre 2017. Oggi la nuova proroga, fino al marzo del 2018, in attesa di indire una nuova gara. E si spera che anche questa non vada deserta.
Tutto questo, vedete, è assolutamente e totalmente legale. Il problema, più che altro, è politico: parliamo di un incarico affidato in maniera diretta, con criteri del tutto discrezionali, che ha durato per quasi tre anni. In fatto di trasparenza non è certo un bell’esempio. Ma le cose vanno così, le leggi lo consentono, e pace.

Luca Craia

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