venerdì 12 gennaio 2018

Montegranaro si illumina di immenso. E si decide anche per le amministrazioni future. Insorge Facebook.



Se io fossi un amministratore pubblico e pensassi di essere infallibile, di avere l’assoluto in tasca, di essere portatore unico della verità, farei in modo che le mie decisioni e le mie scelte durino negli anni e condizionino il bene amministrato il più a lungo possibile, oltre la mia stessa vita amministrativa. È quello che devono pensare gli amministratori di Montegranaro quando scelgono di impegnare il Comune per i prossimi nove anni, a partire proprio dal momento in cui si andrà al voto e, quindi, si verificherà la possibilità che essi stessi non governino più il paese.
Hanno firmato un contratto che vincola Montegranaro per nove lunghi anni. Un contratto che potrebbe essere vantaggioso oggi, anche se è tutto da dimostrare, ma già tra un anno potrebbe non esserlo più. Parliamo di elettricità, di luce pubblica, un settore fortemente tecnologico, in veloce e costante evoluzione in cui una scelta fatta oggi potrebbe rivelarsi obsoleta tra un anno, figuriamoci tra nove.
Per fare una scelta così impegnativa, oltretutto molto onerosa per le casse pubbliche, si deve essere ben convinti di quello che si fa, si deve forse avere il potere di divinare i responsi, di predire il futuro. Si è scelto di pagare oltre 1000 Euro un punto luce, di ignorare le possibilità del fotovoltaico e delle energie alternative, si è scelto, soprattutto, da soli, pur impegnando Montegranaro anche per le prossime generazioni.
Certo, il paese ha urgente necessità di rimettere mano seriamente agli impianti di pubblica illuminazione, fatiscenti, insufficienti, pericolosi. Ma farlo in questo modo è inspiegabile, né siamo in grado di avere dettagli visto che non si trovano pubblicati né il bando di gara né copia del contratto. La gente ha gradito poco e ha criticato anche aspramente questa scelta sulla pagina Facebook del Comune. A criticare anche persone piuttosto schierate a favore della maggioranza di governo, a testimoniare che forse questa decisione non è stata molto ponderata. Certamente non è stata partecipata, visto che nessuno ne sapeva nulla. E in quanto a trasparenza siamo alle solite.

Luca Craia

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