lunedì 22 gennaio 2018

La comunicazione, la propaganda e la fuffa



C’era un mio amico, quando ero ragazzo, che ogni giorno raccontava un’avventura amorosa. A dargli retta sembrava che fosse un invidiabile tombeur de femme se non fosse che, indagando un po’, si scopriva che dal suo racconto andava scremato un buon 70/80%, per rimanere su una realtà fatta di approcci minimali e con esiti non proprio entusiasmanti. Ciononostante la sua fama di dongiovanni cresceva di pari passo alle sue conquiste millantate, a dimostrazione che, spesso, la realtà può essere camuffata, ingigantita, manipolata a piacimento solo sapendo come raccontare le cose.
È un paragone piuttosto calzante col moderno modo di fare politica, una politica fatta di altisonanti proclami, cerimoniali pomposi e immotivati, inaugurazioni di nulla o quasi. È il caso della Giunta che regge il Comune di Montegranaro, che sta semplicemente provvedendo a svolgere la propria funzione lavorando, più o meno efficacemente, sull’ordinaria amministrazione. L’ordinaria amministrazione, in quanto ordinaria, non ha nulla di straordinario, nulla di cui ci si debba vantare perché si tratta di fare semplicemente quello che si è chiamati a fare.
Ma se si utilizza la comunicazione a dovere, l’ordinario può diventare straordinario, specie se gli organi di informazione si limitano a pubblicare i comunicati preconfezionati e studiati, appunto, per sortire l’effetto desiderato. Ecco allora che il rifacimento di un vetusto e pericoloso marciapiede, con una spesa di appena 15.000 Euro, diventa un’opera faraonica per la quale mostrare il petto gonfio d’orgoglio in attesa di un’immeritata medaglia. Medaglia che puntualmente arriverà perché, un po’ per una sapiente claque, un po’ per leccapiedismo, un po’ per ottusità mentale, il popolo dei social non mancherà di sperticarsi di lodi. Ma è un marciapiede, non la Tour Eiffel

Luca Craia

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