lunedì 18 dicembre 2017

Giletti attappa la bocca a Pazzaglini. La strategia dell’informazione sul terremoto.



Brutta scena di una brutta televisione e di una bruttissima informazione, quella vista ieri a “Non è l’arena” di Massimo Giletti. Il conduttore, cacciato dalla Rai per essere stato poco accondiscendente con l’amministrazione regionale delle Marche, cerca di recuperare mettendo in scena un attacco vergognoso ai danni dei Sindaci terremotati. Il Primo Cittadino di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha dovuto subire una sorta di linciaggio prima a opera del conduttore che gli ha impedito di rispondere a domande costantemente provocatorie con le quali scaricava responsabilità per i ritardi nella consegna delle SAE sulle spalle, appunto, dei Sindaci. Una manovra a tenaglia organizzata a dovere, con la stoccata finale del solito Klaus Davi che fa addirittura scattare un applauso indotto. Pazzaglini non è stato messo in grado di difendere sé e i suoi colleghi sindaci da queste accuse che, chi conosce le problematiche reali, sa essere infondate.
La questione, però, è che le problematiche le conoscono solo quelli che le vivono, mentre il resto d’Italia si rifà a quanto sente in televisione o legge suo quotidiani nazionali. E l’informazione di regime che passa è questa: la colpa non è dello Stato, non è del Governo, non è della Regione Marche, la colpa non è della burocrazia, del guazzabuglio di leggi e provvedimenti. La colpa è dei Sindaci. E con questo si chiude la questione.
È falso, e lo sappiamo tutti, almeno noi che seguiamo da vicino queste vicende, ma sappiamo anche il potere che i mass media hanno sull’informazione e sull’opinione pubblica. E il disegno è chiaro: il regime intende scaricarsi delle sue responsabilità e lo fa tramite la disinformazione e l’uso di strumenti quali questi tristi personaggi televisivi. E il popolo italiano ci crede.

Luca Craia

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