mercoledì 8 novembre 2017

Via il mercato dalla piazza: prosegue l’assassinio del centro storico di Montegranaro




Pare che, nella giornata di ieri, giorno di mercato settimanale a Montegranaro, addetti del Comune abbiamo proposto agli ambulanti la possibilità di spostare la frazione di mercato che staziona nelle vie del centro storico, marcatamente in piazza Mazzini e corso Matteotti, di trasferire gli stalli nel rinnovato viale Gramsci. Ovviamente non conosco gli esiti della consultazione e se i commercianti abbiano, in maggioranza, preferito aderire alla proposta o rimanere dove sono sempre stati, nel cuore di Montegranaro, ma solo proporre di togliere il mercato dalla piazza dà l’esatta misura dell’idea di centro storico e di recupero dello stesso che l’amministrazione Mancini ha in mente.
Un centro storico vive se c’è vita dentro. Per vita dentro non intendo certamente la festa che dura pochi giorni, il trasformare le preziose vie del castello in ristoranti o discoteche creando più danno che beneficio. La vita nel centro storico deve essere sistematica e continuativa. Il mercato settimanale, la presenza delle bancherelle costante tutto l’anno, è un modo efficace per mantenere il quartiere antico vivo e pulsante. Soltanto pensare di portarle altrove significa avere un disegno che va nella direzione opposta. Oppure di non avere idea di quello che si sta facendo.
Del resto che l’idea del centro storico di questa amministrazione sia nebulosa e perniciosa si è capito da un pezzo: in tre anni e mezzo di consiliatura non si è intrapresa una sola azione rilevante per invertire il processo di degrado in corso da anni, mentre si sono destinati fondi importanti per altre aree, vedi viale Gramsci e largo Conti, nelle quali l’intervento era meno urgente e vitale. È una questioni di scelte e di priorità che ci si danno, bisogna, purtroppo, prendere atto che questa amministrazione, come, del resto, le precedenti, non ritiene il centro storico prioritario.
È comprensibile, almeno in un’ottica politico/elettorale: nel centro storico sono rimaste pochissime famiglie italiane, in parole povere sono rimasti pochissimi elettori. Intervenire in maniera efficace sui problemi del paese antico è costoso, richiede un grande impegno e, soprattutto, crea una visibilità decisamente più ridotta rispetto a quella che si può avere, per fare sempre un esempio, inaugurando un marciapiedone, bello quanto inutile, in uno spazio dove la gente passa quotidianamente, Nel centro storico la gente non passa, nemmeno quasi ci vive più, per chi si investe? Investire nella salvaguardia della memoria storica, nel patrimonio culturale, nella conservazione delle proprie radici, in Italia, Paese che potrebbe vivere soltanto della propria storia, non è cosa interessante. Rassegniamoci.

Luca Craia


Nessun commento:

Posta un commento