lunedì 20 novembre 2017

Marzia Malaigia: Il disastro SAE, le casette sono esse stesse causa d’emergenza


Comunicato stampa integrale

Bolle di umidità
 “Soluzioni Abitative d’Emergenza": mai definizione fu più azzeccata. Sono infatti esse stesse causa di emergenza. Ed è una fortuna che di casette ne abbiano consegnate pochissime, almeno il danno sarà limitato!!!”. Così la Vicepresidente Malaigia all'indomani della notizia appresa a mezzo stampa sulla vergognosa condizione in cui si sono trovate le 200 persone che occupano le 54 casette di Arquata del Tronto, trovandosi l'acqua piovana cadere dal tetto!!! “E la situazione non può che aggravarsi con l'arrivo della neve. Infatti anche ad un occhio poco esperto quale possa essere il mio, è piuttosto semplice riscontrare l'inadeguatezza dei moduli scelti: ad esempio i comignoli (a cui sono attaccati i tubi di scarico delle caldaie) è stato sin da subito palese fossero stati costruiti troppo bassi per insistere in una zona dove le nevicate sono abbondanti e che invero rischieranno di essere occlusi con appena qualche decina di centimetri. Solo nei giorni scorsi la ditta di costruzione si è accorta di tale rischio ma ecco che, correndo ai soliti ripari raffazzonati, hanno innalzato i comignoli rimuovendo la guaina catramata che riveste la loro base non riuscendo poi' però a rimetterla adeguatamente, lasciando così che la pioggia cadesse all'interno delle cd “abitazioni.”  “Neanche una settimana fa interrogai la Giunta e l'assessore competente sullo stato delle casette Sae, - prosegue la Malaigia amareggiata e allarmata per la situazione che centinaia di persone si stanno trovando a dover fronteggiare -  in particolar modo evidenziando le lamentele già ricevute da alcuni occupanti delle stesse, preoccupati sulla vivibilità di queste soluzioni emergenziali. Da più parti del territorio mi erano infatti già arrivate  foto e descrizioni di inadeguatezze strutturali delle stesse: dalla mancanza della pendenza dei tetti che non sembrerebbero in grado di far fronte alla neve a cui andranno certamente incontro questo inverno, alla mancanza delle caditoie che ha già provocato i primi allagamenti, al materiale utilizzato per le pareti che non permetterebbe il raggiungimento di un riscaldamento adeguato dell'ambiente,
Infissi
soprattutto in luoghi in cui la stagione invernale registra temperature assolutamente rigide.Una segnalazione che mi ha fatto particolarmente riflettere sulla superficialità con la quale sono state costruite queste abitazioni, mi è pervenuta da un residente nella località di Costafiore di Muccia, che ha riscontrato infiltrazione di acqua e comparsa di bolle di umidità sulle pareti della sua “casetta” per via degli infissi installati con spiragli di almeno un centimetro ( allegata foto ) .Ebbene in quell'occasione non fui “degna di risposta” da parte dell'Assessore  in quanto non era a conoscenza di alcuna criticità in tal senso!!!!! Ora che la nostra Giunta regionale ne sarà venuta a conoscenza ( mi auguro credano a quanto riportato dai giornali più di quanto abbiano fatto con la mia interrogazione....!!! ) c'è da chiedersi quanto  tempo impiegherà a ripararle perche`, è bene avere piena  consapevolezza che sta arrivando altra pioggia ed altra neve! Sono delusa da questo modus operandi da parte di chi avrebbe dovuto sostenere con ogni mezzo possibile chi è già stato duramente colpito da un evento sismico di tali dimensioni. Mi trovo ancora una volta a dover assistere all'ennesima presa in giro per i terremotati: ci si dimentica di portare via le macerie, di non fare le casette promesse entro un anno e le poche fatte si autodistruggono. E tutto nella assoluta arroganza di una mancanza di riconoscimento di una propria responsabilità nell'aver fatto errori e nel negare la condizione di disagio creata ed in cui stanno vivendo moltissime famiglie nei territori colpiti dal sisma. “Non volevano una villa con piscina ma almeno un tetto dignitoso - conclude la Vicepresidente - Non pretendevano nulla se non la dignità”.


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