Sembra si sia agitata molto,
Paola De Micheli, dopo la pubblicazione della lettera rivolta ai Sindaci del
cratere con cui dichiarava la ripresa del pagamento delle tasse. Si è agitata
tanto da dover correggere il tiro, spiegando e integrando, ma dando la
nettissima impressione che siamo di fronte a un grosso problema comunicativo,
posto che, comunque, la correzione toglie poco o nulla al fatto che ai
terremotati toccherà pagare le tasse e magari prenderci pure un mutuo per
farlo. Comunque, vi trascrivo quanto comunicato dalla De Micheli stessa e già
pubblicato dalle maggiori testate online.
“In
situazioni emergenziali come quelle che hanno caratterizzato il centro Italia
con il sisma 2016 è facile che le informazioni si confondano”. Inizia così una
nota con la quale il Commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De
Micheli, precisa ulteriormente il contenuto della lettera inviata ai sindaci
del cratere sismico.
“Nella
lettera ai sindaci di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, abbiamo invitato gli
amministratori locali a informare le imprese sui provvedimenti utili alla
ripartenza socio economica. Sostanzialmente, le imprese potranno rateizzare a
partire dal primo gennaio 2020 le imposte sospese nel 2016 e nel 2017,
accedendo ad un mutuo completamente gratuito, da contrarre subito, le cui
garanzie sono a carico dello Stato. Tali imposte andranno pagate, detratta
l'esenzione in de minimis (200.000 euro circa) e si verseranno solo per il
differenziale anche per il 2018, come avvenuto per il 2017.
Facciamo
un esempio: l'impresa Mario Rossi che rientra nelle condizioni della zona
franca urbana, con sede a Norcia, nel 2017 avrebbe dovuto pagare 70.000 tra
imposte erariali, regionali, comunali e contributi dei lavoratori. Siccome la
soglia del de minimis è di 200.000 euro, l'impresa non dovrà versare nulla per
il 2017 e quindi potrà anche non accedere al mutuo. Se, però, il totale delle
imposte dell’impresa invece che di 70.000 fosse di 210.000 euro, ci sarà la
possibilità per l’impresa di accedere a un mutuo di 10.000 euro che verrà
pagato a partire dal primo gennaio 2020, senza interessi e con garanzie dello
Stato (questo significa che non si vanno a toccare gli impegni bancari delle
Imprese).
Per il 2018, se la medesima impresa rimane sotto il de minimis continuerà a non pagare nulla. Se, invece, lo supera dovrà riconoscere agli enti coinvolti (Stato, Regione, Comuni, INPS e INAIL) il differenziale oltre i 200.000 euro.
Per il 2018, se la medesima impresa rimane sotto il de minimis continuerà a non pagare nulla. Se, invece, lo supera dovrà riconoscere agli enti coinvolti (Stato, Regione, Comuni, INPS e INAIL) il differenziale oltre i 200.000 euro.
Specifico
che nelle condizioni della zona franca urbana rientrano tutte le imprese che
hanno subito danni al fatturato. Esistono, tuttavia, imprese che non hanno
subito questo genere di danni ma che fanno parte del cratere sismico. Anche per
queste è previsto l’accesso al mutuo di cui in precedenza.
“Infine,
alcune misure non contenute nella lettera ai sindaci ma per le quali pure
desidero fare chiarezza.
ZONA
FRANCA URBANA: è contenuta nella Legge di Bilancio e vale per le imprese.
Prevede un rinvio al 20 novembre 2017 (anziché al 6 novembre 2017 come
inizialmente stabilito) del termine per la presentazione delle domande da parte
delle imprese per accedere ai benefici e alle agevolazioni della Zona Franca
Urbana. L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di
esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese e titolari di reddito di
lavoro autonomo che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre
2017 nella ZFU Sisma Centro Italia.
BUSTA
PAGA PESANTE: vale per i cittadini che percepiscono reddito fisso, lavoratori
dipendenti e pensionati. Prevede una rateizzazione fino a 24 mesi (rispetto ai
9 inizialmente stabiliti) e rinvio a maggio 2018 (anziché a febbraio 2018 come
inizialmente stabilito) delle imposte sospese dal 24 agosto 2016.
SOSPENSIONE
MUTUI PRIVATI: la sospensione del pagamento dei mutui per i privati verrà
prorogata con un emendamento governativo, che verrà presentato la prossima
settimana, al dl fiscale in discussione al Senato. Il dl fiscale entra in
vigore prima della Legge di bilancio e quindi consente di anticipare i tempi di
questa agevolazione. Inoltre, nel 2018, abbiamo in previsione una negoziazione
con l’ABI la revisione dei piani di ammortamento dei mutui privati – la
stragrande maggioranza insistenti sulle prime case che verranno ricostruite a
carico dello Stato – per evitare che le rate sospese comprensive di interessi
di questi due anni, vengano caricate sul solo primo anno.
L’esigenza
di fare chiarezza è quanto mai urgente, non per evitare – come qualcuno
potrebbe pensare – che si facciano strada critiche di stampo politico e da toni
elettorali, ma per avere la certezza che i cittadini e le imprese conoscano
appieno i propri diritti, per poter ripartire con la ricostruzione. Questi
territori si riprenderanno solo se tutti – imprenditori, amministratori locali
e Governo – remeremo nella stessa direzione”.
In quanto alla riunione dei
Sindaci PD che sarebbe prevista presso la Prefettura di Macerata, la De Micheli
ufficialmente non ha ancora smentito ma mi è pervenuta, tramite una comune
(così pare) conoscenza, la sua versione che vorrebbe un programma diverso per
domenica mattina, con una visita a Montegallo e, in seguito, la sua presenza in
Prefettura a Macerata, ma per un evento al quale sarebbe stata invitata. Quindi
la riunione coi Sindaci pare non ci sarà e forse non è mai stata programmata,
chissà.
Fatto sta che la signora De
Micheli ha un innegabile problema di comunicazione, smentite o non smentite,
che, fossi in lei, cercherei di riparare quanto prima, vista la tensione che
esiste in questo universo parallelo chiamato terremoto.
Luca Craia
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