sabato 16 settembre 2017

PIANO SANITARIO REGIONALE SCADUTO DA TRE ANNI: INTERPELLANZA DI FRATELLI D'ITALIA

ELENA LEONARDI: LA GIUNTA PROCEDE SENZA STRATEGIE CON PROVVEDIMENTI NON CONDIVISI DAI MARCHIGIANI

Comunicato stampa integrale 

Dopo due anni e mezza di legislatura è evidente l'assenza di capacità pianificatoria dell'attuale Giunta Regionale in materia sanitaria - l'affondo viene dalla Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi (FdI-AN).
La capogruppo regionale ha oggi presentato un'interpellanza avente ad oggetto proprio il "Piano Socio-Sanitario regionale scaduto da tre anni, con obiettivi ed azioni in questo importante settore di competenza regionale".
Leonardi sottolinea come il suo non sia un grido solitario, le scelte della maggioranza regionale in tema di sanità sono aspramente criticate dalle popolazioni, dai Sindaci di quei Comuni che vedono quotidianamente privare di servizi le proprie comunità; persino le principali sigle sindacali hanno stigmatizzato le scelte dell'amministrazione dichiarando che "la Giunta Regionale avanza in silenzio, adottando provvedimenti improvvisi ed estemporanei su temi importanti come quelli sanitari".
Nell'interpellanza si porta come esempio la Deliberazione di Giunta Regionale 139/2016 la quale ha depotenziato molti presidi ospedalieri ed i loro punti di primo intervento. Tutto questo senza tenere conto dell'effetto devastante per quelle comunità soprattutto dell'entroterra marchigiano ma anche dell'impossibilità degli ospedali maggiori di sopperire alla mole di nuove esigenze. Non si è neanche realmente tenuto conto del fatto che siamo ancora in una fase di emergenza terremoto che ha sconvolto l'assetto sanitario regionale. Nell'atto protocollato oggi, la rappresentante del partito della Meloni evidenzia la spoliazione dei servizi socio-sanitari di tutto l'entroterra marchigiano. "Sono necessarie nuove strategie ed obiettivi specifici – prosegue Leonardi – che coinvolgano anche il mantenimento e la ridefinizione di varie "reti" a partire da quelle ospedaliera e dell'emergenza-urgenza, la cui definizione venga fatta in collaborazione con i rappresentanti di tutti i territori coinvolti e non imposta dall'alto senza un vero dialogo." La Regione Marche ha tagliato guardando solo gli obiettivi imposti dal Governo per il mantenimento dei budget ma con sforbiciate spesso irrazionali tanto da non portare effetti positivi sulla popolazione, sono ormai certificati la mancata riduzione della mobilità passiva, l'aumento del ricorso alla sanità privata per chi può permetterselo e l'allungamento dei tempi di attesa per molti esami diagnostici importanti.
"Un'evidente perdita di attrattività della sanità marchigiana – prosegue Leonardi - "con perdita anche di importanti professionalità che si dirigono fuori regione."
Nell'interpellanza la Leonardi chiede pertanto al Presidente della Giunta Regionale quali sono i motivi che stanno portando a questo grave ritardo nell'avere un nuovo Piano Sanitario Regionale nonché quando si intenderà coinvolgere la competente commissione sanità al fine dell'esame di una nuova proposta di Piano.
Altra grave inadempienza segnalata è il fatto che la Giunta Regionale non ha trasmesso al Consiglio Regionale la relazione sullo stato di attuazione e sugli effetti del piano medesimo, così come invece stabilito nel precedente Piano Socio Sanitario Regionale, la richiesta è che venga portato entro la fine dell'anno.

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