Passata Veregra Street, che rimarrà alla memoria, piuttosto che per l’elevata
qualità della proposta e il successo ineguagliabile di pubblico,
entrambi inesistenti, purtroppo, per la delibera ammazza-libertà dell’Amministrazione
Mancini che ha finalmente buttato la maschera dichiarando tutta la sua
fascistità, l’estate 2017 si chiude con un bilancio soporifero.
Vero: ci sono stati begli spettacoli organizzati dall’assessore alla
cultura che, finalmente, ha dimostrato di riuscire a fare qualcosa, se ci si
mette, ma quando mai ci si mette, ma ne è seguito un agosto morto che più morto
non si può, con il paese pieno di gente (sono partiti in pochi) e un’offerta
pressochè nulla in fatto di intrattenimento. Ma la politica in sé ha dormito.
Basti guardare gli atti della Giunta, pressochè inesistenti, ma anche
le risposte dell’opposizione, che non ci sono state. Tutti al mare d’estate,
ora si torna a lavorare e la maggioranza riparte, come nel suo stile, con
scoppiettanti comunicati in cui si vuole fare intendere che in pochi mesi si
faranno cose che non si sono fatte in tre anni e mezzo. E c’è anche chi ci
crede.
Si farà il piano antenne, vivadio, si farà il baratto amministrativo,
scippandone i meriti al Movimento 5 Stelle, ma basta che si faccia. Si farà un
palazzo comunale d’oro e pietre preziose coi soldi magnanimamente elargiti dall’amico
Ceriscioli togliendoli dal conto dei terremotati, tanto loro che ci fanno? Si
realizzerà, udite udite, un centro commerciale nuovo di zecca, non si sa bene per chi,
con tanto di strade apposite, frizzi lazzi e cotillon. Un’immensa cortina di fumo colorato a coprire
le tante magagne: un paese non sporco, proprio sozzo, come non è mai stato; una
scuola pericolosa in cui si mandano tranquillamente i ragazzi, con un che di
fatalismo e incoscienza; un centro storico a pezzi, sempre più degradato; una
sicurezza sociale sempre più compromessa nonostante abbiamo più telecamere noi
di Canale 5; strade pericolose, erbacce, mezzo paese in abbandono e degrado.
Continuo? Non serve, lo sappiamo tutti come siamo messi.
E così si riparte festosi, la gente è contenta, e ci predisponiamo ad
affrontare l’ultimo periodo che porterà alla campagna elettorale per le
amministrative, preparandoci così le iniziative da fotografare per mettere nel
giornaletto di propaganda, dove fare le solite promesse e autocelebrare il
solito nulla.
Luca Craia
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