giovedì 7 settembre 2017

Montegranaro. Finisce un’altra estate oziosa e si riparte con scoppiettanti comunicati.



Passata Veregra Street, che rimarrà alla memoria, piuttosto che per l’elevata qualità della proposta e il successo ineguagliabile di pubblico, entrambi inesistenti, purtroppo, per la delibera ammazza-libertà dell’Amministrazione Mancini che ha finalmente buttato la maschera dichiarando tutta la sua fascistità, l’estate 2017 si chiude con un bilancio soporifero.
Vero: ci sono stati begli spettacoli organizzati dall’assessore alla cultura che, finalmente, ha dimostrato di riuscire a fare qualcosa, se ci si mette, ma quando mai ci si mette, ma ne è seguito un agosto morto che più morto non si può, con il paese pieno di gente (sono partiti in pochi) e un’offerta pressochè nulla in fatto di intrattenimento. Ma la politica in sé ha dormito.
Basti guardare gli atti della Giunta, pressochè inesistenti, ma anche le risposte dell’opposizione, che non ci sono state. Tutti al mare d’estate, ora si torna a lavorare e la maggioranza riparte, come nel suo stile, con scoppiettanti comunicati in cui si vuole fare intendere che in pochi mesi si faranno cose che non si sono fatte in tre anni e mezzo. E c’è anche chi ci crede.
Si farà il piano antenne, vivadio, si farà il baratto amministrativo, scippandone i meriti al Movimento 5 Stelle, ma basta che si faccia. Si farà un palazzo comunale d’oro e pietre preziose coi soldi magnanimamente elargiti dall’amico Ceriscioli togliendoli dal conto dei terremotati, tanto loro che ci fanno? Si realizzerà, udite udite, un centro commerciale nuovo di zecca, non si sa bene per chi, con tanto di strade apposite, frizzi lazzi e cotillon.  Un’immensa cortina di fumo colorato a coprire le tante magagne: un paese non sporco, proprio sozzo, come non è mai stato; una scuola pericolosa in cui si mandano tranquillamente i ragazzi, con un che di fatalismo e incoscienza; un centro storico a pezzi, sempre più degradato; una sicurezza sociale sempre più compromessa nonostante abbiamo più telecamere noi di Canale 5; strade pericolose, erbacce, mezzo paese in abbandono e degrado. Continuo? Non serve, lo sappiamo tutti come siamo messi.
E così si riparte festosi, la gente è contenta, e ci predisponiamo ad affrontare l’ultimo periodo che porterà alla campagna elettorale per le amministrative, preparandoci così le iniziative da fotografare per mettere nel giornaletto di propaganda, dove fare le solite promesse e autocelebrare il solito nulla.

Luca Craia

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