mercoledì 19 luglio 2017

Via la Grotta di Acquasanta ma rispunta la ciclabile. I Garanti malmenano la Regione ma si continuano a levare fondi dalla ricostruzione.



Una debacle politica di portata epica, che distruggerebbe la carriera di qualsiasi politico non italiano, quella che è cascata addosso a Sciapichetti e ai suoi compari. Ma, essendo loro italiani e del partito di governo meno capace di autocritica della storia, la cosa sembra non toccarli, anzi. È di oggi la notizia della bocciatura, per quanto provvisoria, dell’ultimo colpo di mano della giunta regionale sui soldi degli sms solidali, la ristrutturazione della grotta sudatoria di Acquasanta.
Dopo aver buttato via la pista ciclabile in barba al voto dei sindaci (che, però, non si sono affatto scomposti, ormai anche loro proni a certi giochetti), ora se ne va anche questo ulteriore spreco nonché dispetto puerile al territorio maceratese. Forse i soldi degli sms sono salvi, ci speravamo, ma rimane il dato politico sconfortante: un governo regionale incapace di agire sui problemi veri che viene sconfessato dalla gente, forse dai vertici del partito che, secondo me, qualche tipo di pressione devono averla fatta per indurre al testacoda Ceriscioli, e ora anche dal Comitato dei Garanti.
Ma i nostri beniamini non si scompongono e cercano altre strade per buttare via soldi su progetti strampalati. È sempre di oggi, infatti, la notizia che ben 10 milioni di Euro sarebbero stati spostati con leggerezza dai conti destinati alla messa in sicurezza sismica degli stabili strategici a interventi per “promuovere lo sviluppo della mobilità ciclo-pedonale”. Ariecco la pista ciclabile. E per quanto Sciapichetti si sbracci per dire “no no no, non abbiamo ancora deciso nulla”, è palese il tentativo di reiterare lo spreco, in barba alla gente, ai garanti, ai vertici di partito, alla logica, all’onestà intellettuale e alle priorità reali. Ora sarebbe da capire il perché di questa smania di mandarci tutti in bicicletta e, forse, scavando bene, magari andando a vedere nel dettaglio a chi interesserebbe veramente questa inutilissima opera infrastrutturale, magari riusciremo a capire.
E comunque, in Giappone, per fare un esempio attinente vista anche la sismicità del territorio, un politico sgamato a fare queste corbellerie farebbe harakiri in meno di un secondo. Da noi fanno le conferenze stampa e vanno avanti. A testa bassa.

Luca Craia

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